Era il 2 luglio 1972, una domenica afosa, a Verona. In Via Rigaste San Zeno, alcuni locali al piano terra di un edificio, allora di proprietà dei Salesiani, venivano usati come deposito da un gruppo di ragazzi con alcuni adulti dell’Operazione Mato Grosso che, com’erano soliti, anche quel giorno avevano lavorato sodo per raccogliere stracci, ferro vecchio, carta per realizzare una scuola per bambini figli di lebbrosi in Brasile.
Durante l’Eucarestia domenicale, alle preghiere dei fedeli una persona prega “per i ragazzi che dormono sulle panchine della Stazione dal momento che non hanno casa”. La risposta corale fu: “falli venire qui e ci adatteremo”. Dopo alcune ore si presentarono due minorenni che chiesero: “è vero che si può dormire qui?” Si adattarono alla meglio assieme a don Sergio Pighi che avrebbe dormito con loro. Al mattino chiesero: “e stasera?” La risposta fu “venite!” Tornarono in sette. Sopra il deposito c’era una soffitta di sette stanze non utilizzata, di cui si usufruì. Nacque così quella che in seguito i ragazzi avrebbero chiamato la “Comunità dei Giovani” di Verona.
Il Pronto Intervento diventò un punto di riferimento per tutti quei giovani che non avevano fissa dimora. Esso si trasformava, nel 1973, in Comunità alloggio. Con il trascorrere del tempo i punti di accoglienza passarono da uno a quattro.
Nel 1979 nasce la Comunità Terapeutica Agricola di Pian di Festa, situata in un incantevole pianoro sopra la parete rocciosa che fa da corona alla Valdadige, alle pendici del Monte Baldo, nel Comune di Brentino-Belluno. La Comunità trovò posto in una casa abbandonata da più di quindici anni. I primi sforzi tesi a ristrutturarla e pulire dai rovi i terreni, videro protagonisti tantissimi volontari e gruppi scouts provenienti da tutta la provincia.
Nel 1987 la Comunità terapeutica si trasferì nell’attuale sede, di proprietà dei salesiani, ad Albarè di Costermano, trasformandosi in seguito in Cooperativa. E ad Albarè ha sede anche l’Associazione di volontariato Comunità dei Giovani – Oltre il confine”, presieduta da don Paolo Bolognani, sacerdote salesiano, figlio spirituale del fondatore don Sergio Pighi, grande testimone della chiesa veronese, mancato nel 2020, di cui don Luigi Ciotti ebbe a scrivere: “ricordo la nascita della sua prima comunità d’accoglienza nel 1972, in una soffitta di Via Rigaste San Zeno, a Verona. Don Sergio è stato per me un punto di riferimento e di stimolo. Ho sempre trovato in lui la capacità di saldare terra e cielo, nell’impegno per l’uguaglianza, i diritti, la libertà e dignità umana”.
Per fare memoria dei 50 anni della Comunità dei Giovani, venerdì 1 luglio, alle 20,30, si terrà un momento di riflessione nella soffitta di Via Rigaste San Zeno. Domenica 3 luglio i festeggiamenti culmineranno nella Santa Messa che ricorderà il fondatore, don Sergio Pighi, e tutti i volontari saliti in Cielo. Sarà celebrata, alle ore 9:30, da don Paolo Bolognani, nella chiesa della Comunità dei Giovani ad Albarè di Costermano, in Località Villa, 8.