I commercialisti scaligeri si sono riuniti nell’auditorium Verdi di VeronaFiere per l’assemblea di approvazione del bilancio consuntivo 2018 dell’ ordine dei commercialisti di Verona. I commercialisti hanno apprezzato il contenuto delle disposizioni per la semplificazione fiscale, anche alla luce degli emendamenti presentati in sede di trattazione in Commissione. Tra le misure presenti i commercialisti hanno evidenziato l’estensione dell’obbligo di contraddittorio preventivo, l’impegno cumulativo per la trasmissione telematica per le dichiarazioni e comunicazioni, la possibilità di far confluire nella dichiarazione annuale IVA la comunicazione della liquidazione periodica dell’ultimo trimestre dell’anno. Inoltre, tra le norme significative, spiccano quelle che prevedono un alleggerimento delle sanzioni per la violazione degli obblighi di trasparenza in bilancio relativi alle erogazioni pubbliche e la razionalizzazione dei termini di efficacia delle delibere in materia di tributi locali.“ Resta fondamentale l’attenzione delle Istituzioni per le realizzazione di opportune riforme – ha dichiarato nella sua relazione il presidente Alberto Mion – che consentano al Paese di essere competitivo e di proseguire nel percorso di crescita, crescita che passa necessariamente dalle esportazioni e più in generale dal rafforzamento del mercato globale, che richiede sempre più di essere innovativi e competitivi. e, ancora, è imprescindibile l’impegno per il raggiungimento di un sistema fiscale e burocratico più snello, in aggiunta al necessario decremento del debito pubblico. Ad oggi, da tale punto di vista, i risultati non sono incoraggianti: da una recente ricerca realizzata dalla nostra Fondazione nazionale, risulta che i titolari degli studi professionali dedicano in media 122 giorni all’anno ai soli adempimenti fiscali di base, a cui si deve aggiungere l’apporto del personale dipendente degli studi per il buon esito degli stessi. Appare evidente una volta di più la complessità del sistema fiscale italiano e la cospicuità dei costi che gli studi sono costretti a sostenere non solo in termini di tempo e di risorse umane dedicate, ma anche di necessario aggiornamento dei software e delle banche dati: tutta la questione della fatturazione elettronica ne è palese esempio”. I commercialisti assegnano grande importanza alla formazione specialistica. Così la Commissione Formazione è presieduta dalla consigliera Ada Imperadore e composta dai commercialisti Paolo Bagli, Stefano Danieli, Gino Glisenti, Andrea Pitondo, Francesco Mazzi, Martino Zamboni.