Commercialisti e codice deontologico Mion:”Il Consiglio di Disciplina non lavora sulla base di informazioni raccolte sul web”

Commercialisti, avvocati, ruolo del sindaco e aziende “partecipate” del Comune. Il dibattito su questo spinoso terreno dei cosiddetti “incarichi fiduciari” è stato aperto con un intervento che calcisticamente si direbbe a gamba tesa dal l’avvocato Luigi Bellazzi per lanciare all’Ordine dei Commercialisti e a quello degli Avvocati quella che definisce “una modesta proposta”, per pretendere legalità, onorabilità, efficienza e redditività. Sul punto c’è ora da registrare una prima presa di posizione da parte dell’Ordine dei Commercialisti, il cui pensiero è affidato al presidente Alberto Mion. “L’attuale Consiglio dell’Or­dine dei Dottori Com­mercialisti ed Esperti Contabili di Verona”, dice, “è sempre stato attento alla formazione dei suoi iscritti, soprattutto di quelli più giovani. Qualche dato utile: nel corso dell’anno 2018 sono state erogate più di 1.700 ore di formazione, di cui 420 gratuite. Sempre nel corso del 2018 ben 650 ore formative hanno riguardato anche la materia della revisione legale, dal momento che occorre aver aver conseguito almeno 20 ore annue specifiche di formazione per il mantenimento dell’iscrizione nel Registro dei Revisori Legali, condizione indispensabile per l’eventuale nomina negli organismi di controllo delle società. A questo si aggiunge anche la formazione erogata specificatamente per i revisori degli Enti Locali e delle società partecipate, anch’essa in buona parte gratuita. Per quanto riguarda la valutazione sulle omissioni degli iscritti nell’esercizio delle loro attività professionali”- conclude Mion, confermiamo che il Consiglio di Disciplina preposto, opera nell’ambito di quanto previsto dal Codice deontologico e sulla base di elementi certi e circostanziati, e non fondandosi semplicemente sulla lettura dei quotidiani o sulle informazioni raccolte nel web”.