È un fiume in piena Andrea Miglioranzi. Il presidente di Amia è furibondo per le accuse di inefficienza che più o meno direttamente parte della stampa locale ha mosso nei confronti dell’azienda che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Ce l’ha anche coi «millantatori» Miglioranzi, ossia «quelli che mandano le lettere ai giornali e alle televisioni o che chiamano il nostro ufficio relazioni con il pubblico dicendo di aver già segnalato più volte presunti disservizi. Teniamo tutto monitorato» dice alla Cronaca «le telefonate sono registrate. Siamo in grado di sapere in ogni istante chi ha chiamato davvero per sottoporci delle problematiche e chi invece si diverte solo a fare casino sulla stampa». A Miglioranzi non è andato giù il “reportage” realizzato dal quotidiano cittadino nel quartiere Navigatori, descritto come una zona abbandonata a se stessa tra sporcizia e incuria: «Per tenere pulita la città abbiamo allestito una task force. Se un cittadino ci segnala qualche criticità interveniamo in 10-15 minuti, anche se non è facile tenere sotto controllo tutte le strade e i giardini, perché tutto ha un costo. Un grosso problema» aggiunge Miglioranzi «è che ci sono parecchi extracomunitari che rovistano nei cassonetti, tirano fuori quello che trovano, e se non gli è utile lo lasciano per terra. Con l’assessore alla Sicurezza Polato e la polizia municipale abbiamo già fatto alcune ispezioni notturne e ne abbiamo beccati parecchi. Abbiamo creato delle pattuglie miste in borghese per multare anche i veronesi che non rispettano la città, che lasciano ai piedi dei cassonetti cartoni e altro. Poi» prosegue Miglioranzi «in questo periodo della stagione c’è il problema delle erbacce, è vero, ma è anche dovuto alla direttiva europea recepita dall’Italia che vieta di utilizzare diserbanti chimici: è una questione di salute pubblica». Pure Flavio Tosi qualche giorno fa aveva sollecitato polemicamente l’intervento di Amia per ripulire lungadige Re Teodorico, definito dall’ex sindaco «un Wc a cielo aperto». Tosi, come di consueto accompagnato dal consigliere comunale Alberto Bozza, aveva realizzato un video-denuncia, poi pubblicato su Facebook. Miglioranzi, anche lui su Facebook, ha risposto a stretto giro mostrando le foto del lungadige completamente ripulito. E il presidente di Amia ha fatto la stessa cosa per replicare alle accuse piovutegli addosso sul quartiere Navigatori, incassando sui social più di un “mi piace” da parte di alcuni fedelissimi tosiani. «Noi puliamo la città, non la sporchiamo» sottolinea. Quanto alla possibile riconferma per alcuni mesi alla guida di Amia, si vocifera fino a ottobre-novembre, Miglioranzi non si sbilancia: «So che c’è una discussione in corso, vediamo cosa decideranno». Si è parlato inevitabilmente anche di questo ieri in Comune, prima e dopo l’incontro che Sboarina ha convocato con i suoi assessori e i consiglieri regionali veronesi. Verona Domani, il movimento che fa capo a Casali e Gasparato, come noto chiede che la presidenza di Amia venga affidata a Bruno Tacchella. Il sindaco (e non solo) sembra decisamente di parere diverso.