I rapporti di forza all’interno della maggioranza si sono riequilibrati. Se fino a un paio di mesi fa la Lega faceva la parte del leone, ora a Palazzo Barbieri regna una sostanziale parità. Il Carroccio, grande trascinatore di Sboarina alle elezioni 2017, ha perso tre consiglieri negli ultimi due mesi (Laperna, Rossi e Simeoni). I primi due sono entrati in “Verona Domani” (per Rossi è stato un ritorno). Simeoni in “Battiti” lo schieramento del sindaco. Quest’ultimo addio ha colto di sorpresa molti, ma è stato ponderato: il consigliere, attivissimo e molto seguito nel quartiere stadio – dove possiede una pizzeria al taglio – ha detto che non si sentiva più parte integrante del progetto del Carroccio. La Lega in questi giorni ha perso anche l’assessorato che era di Edi Maria Neri, ex esponente del gruppo che fa capo a Croce, recentemente guarito dal Covid (ce ne rallegriamo). Gli ex padani ora hanno 5 consiglieri, superati da Battiti che ne ha 6, come Verona Domani, la quale reclama la presidenza di Agsm, con l’ex consigliere regionale Casali dato per favorito. La stessa carica è richiesta anche dalla Lega: l’assessore al Commercio nonché commissario del Carroccio, Zavarise, sta cercando di convincere Sboarina. Partite aperte anche in Amt e Verona Mercato, con ciascun partito della maggioranza che spinge il proprio cavallo. Nel frattempo Verona Domani ha piazzato in giunta Bassi. Fratelli d’Italia, diventato il primo partito in città (alle regionali ha staccato la Lega), per ora è rimasto estraneo ai cambi di divisa e alle richieste “pesanti” Il presidente del Consiglio comunale, e deputato, Maschio, può guardare con ottimismo alle amministrative in programma tra un anno e mezzo. Cosa farà Forza Italia? Sosterrà il centrodestra e in caso la ricandidatura di Sboarina, oppure starà all’opposizione? E’ guerra aperta tra il coordinatore provinciale Melotti e il neo-assessore Bianchini. Il primo ha dichiarato di non sostenere più Sboarina. Il secondo è entrato nel governo cittadino. Nel frattempo gli “azzurri” hanno beneficiato dell’entrata in Consiglio di Guardini. Rimane poi delicata la posizione del tosiano-forzista Bozza, che in Comune è uno dei più agguerriti dell’opposizione e in Regione è dalla parte di Zaia. Questo sarà un fattore molto importante in vista delle comunali 2022, quando Tosi tenterà il tutto per tornare sindaco. A.G.
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