Oggi (mercoledì) il Consiglio di Amministrazione di Azienda Gardesana Servizi, il primo senza il presidente Alberto Tomei, darà il via libera all’indizione del bando europeo per la progettazione definitiva del nuovo collettore del Garda, per la parte veronese. La notizia è stata data nella conferenza stampa che si è tenuta in Ags, alla quale hanno partecipato i consiglieri del Cda di Ags, il direttore di Ags Carlo Alberto Voi, il presidente di Depurazioni Benacensi Angelo Cresco, il presidente della Provincia Antonio Pastorello e il presidente di Federalberghi Garda Veneto Marco Lucchini. L’onorevole Alessia Rotta si è collegata da Roma in conference call. “Abbiamo voluto convocare questa conferenza stampa – ha detto Pia Hancock, in rappresentanza del Cda – per dare continuità all’impegno e al lavoro del presidente Alberto Tomei. Il, ministero dell’Ambiente, Regioni Veneto e Lombardia e Ato (ne diamo notizia qui sotto), firmano l’accordo di programma per lo stanziamento dei 100 milioni per il collettore. Un punto di partenza fondamentale per la realizzazione dell’infrastruttura per cui il presidente si era impegnato fin dal suo insediamento. A questa firma, noi domani diamo seguito con l’approvazione del bando di gara per la progettazione definitiva del nuovo collettore”. La pubblicazione del bando avverrà dopo il periodo delle vacanze, comunque entro il mese di gennaio. “L’obiettivo – ha spiegato il direttore di AGS Carlo Alberto Voi – è quello di arrivare entro un anno, quindi a fine 2018, alla pubblicazione del bando per l’assegnazione dei lavori del collettore, almeno per quanto riguarda la sponda veronese del Garda”. L’opera prevede un investimenti complessivo, per la parte veronese, pari a 85 milioni di euro. Circa 40 sono coperti dallo stanziamento governativo; per i rimanenti c’è l’impegno della Regione Veneto (che ieri ha approvato uno stanziamento di 1,5 milioni per il 2018), dei Comuni gardesani che destineranno parte della tassa di soggiorno, della Provincia di Verona che ha confermato il finanziamento da 1 milione, e di Ags attraverso la tariffa. Una volta avviati i lavori, il cronoprogramma prevede che l’opera venga realizzata in 8 anni, lavorando nei mesi a bassa presenza turistica. “Se oggi abbiamo raggiunto questo obiettivo – ha detto l’onorevole Rotta – lo dobbiamo al lavoro del presidente Alberto Tomei che ha portato il tema del lago di Garda e della sua salvaguardia a livello nazionale. I documenti che vengono sottoscritti a Roma non sono simbolici, ma pratici, quindi in virtù del grande impegno di Tomei a favore della tutela del lago propongo di intitolare a lui l’opera”. Il presidente Cresco ha aggiunto: “Dopo anni di attività, di denunce e di convegni, il presidente Tomei è riuscito a tessere un mosaico capace di superare le divisioni e di dare un futuro al Garda e alle sue genti”.