Collettore, procedere senza indugio E’ stato sottoscritto un ordine del giorno che richiama il Governo alla responsabilità

Per la riqualificazione del sistema di depurazione del Lago, scendono in campo i sindaci dei comuni dell’area gardesana che compongono l’Assemblea della Comunità dell’ATS Garda Ambiente.
“Pacta sunt servanda” si legge in una nota, “nell’interesse del più importante bacino di acqua dolce d’Italia e d’Europa, dell’ecosistema, dei cittadini, degli operatori economici e dell’economia turistica”. I sindaci confermano la necessità e l’urgenza dell’intervento di riqualificazione del sistema di depurazione del Garda, in quanto il pericolo potenziale esiste ed è attuale, anche e soprattutto alla luce della sismicità del territorio. Il lento ricambio delle acque lacustri (26 anni) impone di non creare situazioni di pericolo di inquinamento, fatto che la presenza della condotta sublacuale principale Maderno-Torri del Benaco e delle tante altre condotte sublacuali ad essa connesse, costituisce.
Proprio per tali motivi, i docenti incaricati dal Ministero hanno posto come condizione fondamentale la soppressione delle sublacuali ed escluso il lago come corpo recettore delle acque reflue. La necessaria manutenzione periodica della condotta sublacuale ad onere e a cura di Acque Bresciane, testimonia il fatto che la stessa deve essere dismessa.
I sindaci con responsabilità e determinazione, sollecitano le Autorità competenti a procedere senza indugio alcuno alla realizzazione del progetto e delle opere.
Con il loro ordine del giorno, i sindaci del bacino gardesano ribadiscono che i patti vanno rispettati per la realizzazione del nuovo collettore del Garda e per il futuro di tutte le comunità gardesane.
Ritengono che l’opera complessiva, così come è stata progettata e si sta realizzando, non deve essere rallentata né essere messa in discussione. Ulteriori ritardi non fanno altro che aumentare i potenziali ed attuali rischi per l’ambiente, la salute del lago, per il territorio, per l’economia e per il turismo. Già troppo tempo si è perso e non è certo il momento di frenare, ma anzi è quello di lavorare affinché l’opera venga realizzata nel minor tempo possibile.
Condividono e sostengono le scelte del Commissario di Governo, Prefetto di Brescia, dott.ssa Maria Rosaria Laganà.
Concludono che è necessario ora impegnarsi al fine di recuperare energie e finanziamenti, perché con il prossimo appalto le risorse finanziarie pubbliche destinate alla sponda veronese termineranno e pertanto, con il sostegno economico delle Regioni, occorre produrre ogni sforzo per fare in modo che l’opera sia finanziata dal PNRR.
Sulla questione interviene anche Angelo Cresco, presidente Azienda Gardesana Servizi: “Il documento unitario, sottoscritto da tutti i sindaci”, ha detto, “rappresenta appieno l’atteggiamento della Comunità del Garda. Questa è la miglior risposta alla provocazione della demenziale denuncia presentata. Con questo documento si ribadisce la posizione, più volte assunta da Azienda Gardesana Servizi e dai sindaci suoi soci”.