Per il nuovo collettore del Garda il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha deciso di pre-allocare 42 milioni di euro complessivi per interventi urgenti e immediatamente cantierabili”. A dirlo la deputata di Forza Italia Paola Boscaini che, dopo quella di agosto, martedì ha presentato una nuova interrogazione al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin, questa volta con il collega di partito Piergiorgio Cortellazzo, che è in commissione Ambiente, per chiedere con urgenza nuovi stanziamenti per la realizzazione dell’infrastruttura. “Servono ulteriori risorse per completare l’opera” hanno scritto Boscaini e Cortellazzo al ministro. Boscaini, poi facendo riferimento alla sponda veronese, ha ricordato che Ags (Azienda Gardesana Servizi), sui 116,5 milioni di spesa previsti per le opere di sua competenza, avendo dato corso a tre stralci esecutivi (uno concluso nel 2023, due in fase di lavorazione) e con il quarto per cui è previsto il bando di gara nei prossimi mesi, ha già utilizzato i 44 milioni messi a disposizione dai fondi assegnati nel 2018. “Sono da reperire i 72 milioni residui, più circa un 30% ulteriore per l’aggiornamento dei prezzi, quindi 94 milioni totali” sottolinea Boscaini, che ricorda che “il nuovo collettore è un’opera strategica e urgente per contrastare l’inquinamento ambientale, ridurre le tariffe del servizio idrico integrato ai residenti del lago e salvaguardare il turismo”. Il Mase, in risposta a Boscaini e Cortellazzo, ha confermato che di fronte all’aumento dei costi per l’aggiornamento dei prezzi risultano in effetti maggiori oneri complessivi per 42 milioni. Così a luglio scorso, continua il Ministero, “il competente dipartimento del MASE ha avviato un procedimento ricognitivo sulle proposte di programmazione e preassegnazione delle risorse per il Piano di Sviluppo e Coesione del MASE per il 2021-2027 da presentare al Cipess. In tale ambito la competente Direzione ministeriale ha formulato la proposta di pre-allocazione delle risorse per il collettamento e la depurazione del Lago di Garda indicando un fabbisogno pari a 42 milioni per interventi urgenti e immediatamente cantierabili. È quindi intenzione del ministero mettere in atto ogni azione di propria competenza per rendere disponibili le risorse necessarie per procedere con celerità alla conclusione degli interventi progettati”. Boscaini sottolinea che “è positivo che si sia scelto di mettere nuovi fondi, è un passo ulteriore e dimostra l’attenzione del nostro ministro per la questione. Auspico che su quei 42 milioni pre-allocati ci sia una particolare attenzione per la sponda veronese. A Torri il sindaco Nicotra ha dovuto anticipare 2 milioni per la posa dei tubi del collettore. Un’azione meritoria, ma credo che non dovrebbe gravare sui Comuni ciò che in questo caso spetta allo Stato”. Forza Italia è impegnata da tempo a reperire risorse per la realizzazione del nuovo collettore. Flavio Tosi, l’anno scorso ne parlò proprio in un incontro con il ministro Pichetto e il presidente di Ags Angelo Cresco. Adesso da europarlamentare e componente della Commissione Ambiente (ENVI) gioca la partita sul fronte dell’Unione europea: “Qui si possono intercettare nuovi fondi e Forza Italia gioca di squadra con il ministro Pichetto e i nostri deputati Boscaini e Cortellazzo”. L’opera attende.