Due settimane per convocare un tavolo di approfondimento tecnico sugli aspetti ambientali riguardanti l’asta del fiume Chiese e poi, entro fine marzo, confermare l’iter già condiviso.
E’ il risultato della riunione tecnica della Cabina di Regia per il Collettore del Garda. All’ordine del giorno il punto della situazione sul progetto, i cui primi cantieri inizieranno sulla sponda veronese a dicembre, ed l’esame delle rimostranze dei sindaci dell’area del Chiese presentate al Ministero dell’Ambiente la scorsa settimana.
A causa delle misure di prevenzione per il contenimento del contagio da Coronavirus la riunione si è svolta in teleconferenza.
Collegati il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) con il professor Francesco Napolitano, e, in connessione telefonica, il direttore generale del Ministero dell’Ambiente – direzione generale per la sicurezza del suolo e dell’acqua – Maddalena Mattei Gentili. Per la Regione Veneto era presente in streaming l’ingegner Fabio Strazzabosco, direttore della Direzione Ambiente della Regione Veneto e l’ingegner Andrea Penzo; per la Regione Lombardia, la dottoressa Viviane Iacone, dirigente Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile. Per il Consiglio di Bacino (Ato) di Brescia erano presenti il presidente Aldo Boifava e Marco Zemello, direttore generale, oltre ad Acque Bresciane con l’ingegner Mauro Olivieri, direttore tecnico. Per il Consiglio di Bacino (Ato) Veronese erano presenti il presidente Bruno Fanton e il direttore Luciano Franchini. Per Azienda Gardesana Servizi (Ags), il presidente Angelo Cresco e il direttore Carlo Alberto Voi.
Per il territorio gardesano, il presidente di Ats Garda Ambiente Giovanni Peretti.
Durante la riunione è stato confermato dai tecnici di Acque Bresciane e di Ags lo stato di ammaloramento delle condotte sublacuali, che sono arrivate al limite della loro vita utile e sono state oggetto più volte di interventi. La loro condizione attuale non permette ulteriori tentennamenti sulla realizzazione del nuovo sistema di collettamento del Garda.
Per questo motivo il tavolo sarà convocato nelle prossime due settimane, ed entro la fine di marzo il procedimento di approfondimento sarà concluso, al fine di evitare ulteriori rinvii.
Lo scopo del tavolo di approfondimento è chiarire se esistono reali necessità ambientali al di là di quelle prese in considerazione, per avere un quadro più completo possibile.
Le Regioni Veneto e Lombardia hanno dichiarato di mettere da subito a disposizione tutti i dati e i campioni raccolti dalle rispettive Arpa senza alcuna riserva, in quanto dati pubblici e pubblicati.
Ato, Ags e Ats sono concordi ad approfondire ulteriormente quanto già appurato attraverso gli studi di impatto ambientale, ribadendo però in modo fermo che a Peschiera, per quanto riguarda la parte bresciana, confluiranno solo i reflui di Sirmione e di Desenzano (oltre, chiaramente, a quelli della sponda veronese).