Coldiretti, lo sblocco degli indennizzi Vantini: “Questo primo passo ci incoraggia a proseguire sulla via del dialogo”

Lo sblocco degli indennizzi Agricat per 19mila agricoltori risponde alle richieste avanzate dalla Coldiretti la scorsa settimana nel corso delle mobilitazioni davanti alle Prefetture dei territori più colpiti dagli effetti dei cambiamenti climatici, dal Veneto alla Lombardia, dall’Emilia Romagna al Piemonte, fino al Trentino Alto Adige, che negli ultimi tre anni sono costati 20 miliardi di euro all’agricoltura italiana. “Una risposta positiva venuta dalla task force richiesta da Coldiretti a beneficio delle aziende agricole e dei Condifesa coinvolti – spiega Carlo Salvan Presidente di Coldiretti Veneto che a Verona ha guidato mille agricoltori sotto la Prefettura – che si trovano a dover fronteggiare gravi perdite economiche a causa di eventi atmosferici sempre più estremi e imprevedibili. Un lavoro che deve proseguire anche per la parte assicurativa”. Sull’argomento interviene il Presidente di Coldiretti Verona, Alex Vantini: “Questo primo passo ci conforta e ci incoraggia a proseguire sulla via del dialogo con le istituzioni ma anche della prova di forza come quella dimostrata in Piazza dei Signori il 24 gennaio, affinché vengano recepite tutte le istanze dei nostri associati, a partire dal completamento dei risarcimenti degli anni pregressi e dalla pianificazione chiara e certa per gli anni futuri. Quello assicurativo è uno strumento imprescindibile per chi vuole fare vera imprenditoria in agricoltura”. Gli fa eco Davide Ronca, presidente di Codive: “Il settore della Gestione del Rischio in Agricoltura è fondamentale per sostenere il reddito delle nostre aziende agricole. Negli ultimi anni molti sono gli eventi meteo estremi che il nostro territorio ha subito e senza una adeguata copertura assicurativa una azienda non può pensare di andare avanti. Basta infatti un solo evento estremo per azzerare la produzione di un anno. Purtroppo i ritardi del pagamento dei contributi 2022 e 2023 e la diminuzione della percentuale di contributo hanno generato molto malcontento e disaffezione nello strumento, auspichiamo quindi un immediato pagamento dei contributi pregressi. Chiediamo inoltre alle Istituzioni di proteggere e rafforzare economicamente questo strumento che è indispensabile per la sopravvivenza delle nostre aziende”.