Incontro virtuale tra Coldiretti Veneto e i candidati alla presidenza della Regione. Durante alcuni collegamenti on line, tutti i sette consigli provinciali assieme a Daniele Salvagno e Tino Arosio – rispettivamente presidente e direttore regionali – hanno dialogato a turno con Luca Zaia Governatore uscente, Patrizia Bartelle (Veneto Ecologia Solidarieta’), Enrico Cappelletti (Cinque Stelle), Paolo Benvegnu’ (Solidarietà’ Ambiente e Lavoro) Antonio Guadagnini (Partito dei Veneti) presentando il documento che porta il titolo di “Identità Veneta. Agricoltura, il valore da cui ripartire”. Un impedimento tecnico ha fatto saltare la presenza di Daniela Sbrollini di Italia Viva, a breve è previsto un altro appuntamento anche per Arturo Lorenzoni del Centro Sinistra al quale i cento dirigenti connessi hanno augurato una pronta guarigione. La centralità del comparto è stata testimoniata da un video con i numeri calcolati da Coldiretti Veneto durante i tre mesi di Covid: 21mila assunzioni, 425 nuovi capitani d’impresa, oltre mille aziende che hanno investito in innovazione, una task force di 200 produttori impegnati nella consegna di cibo e pasti a domicilio, 6mila chilogrammi di beni alimentari per i bisognosi. “I dieci punti sono richieste chiare – ha spiegato Daniele Salvagno durante l’introduzione ai lavori – dall’assessorato al cibo al completamento delle infrastrutture sia fisiche che digitali, dall’attenzione verso le nuove generazioni di imprenditori alla strategicità del capitale umano per la ricerca e sperimentazione”. Ci sono state anche le testimonianze di tre imprenditori agricoli. Da Bussolengo è stato realizzato un collegamento con Michele Girelli, titolare con il padre e il fratello, di un’azienda frutticola di 40 ettari coltivati a pesco, kiwi e vite. Girelli ha fatto presente i problemi subiti dalle colture in questi ultimi anni: Psa e moria del kiwi, la cimice asiatica e gli ultimi gravi nubifragi che hanno causato gravi danni. Nella sua azienda sono stati distrutti 7 ettari di pesco a Bussolengo, 700 quintali di kiwi a Pescantina e anche parecchia uva. Ha detto Michele Girelli: “Il maltempo ha distrutto in dieci minuti anni di lavoro. Noi vogliamo ripartire subito ma chiediamo di non essere lasciati soli perché l’agricoltura è il settore più esposto”. Coldiretti Veneto propone per le elezioni 2020 la sottoscrizione di un patto identitario per dare slancio ad un settore che garantisce un’occupazione crescente. Lo fa attraverso i pilastri legislativi che dovranno essere ripresi come la legge regionale del Km Zero per guidare la predisposizione degli appalti pubblici, quella agrituristica che non può non tener conto di quanto sperimentato durante il Covid 19, l’aggiornamento della normativa dell’agricoltura sociale per riconoscere i parametri sanitari delle fattorie che offrono servizi ed assistenza alle fasce deboli, l’adeguamento della norma per arginare la povertà che nella fase3 post pandemia sta coinvolgendo il 30% della popolazione, ma anche con l’appello alla Regione affinchè sia parte attiva nella creazione di un nuovo patto identitario di filiera. Una riflessione è rivolta alla semplificazione – commenta Coldiretti Veneto – meno burocrazia non è solo uno slogan ma un obiettivo da perseguire con l’implementazione di un’amministrazione pubblica smart. L’uso di tecnologie e piattaforme avanzate deve diventare elemento ordinario non più emergenziale – sostiene Coldiretti – riferendosi a quanto messo in campo per agevolare gli imprenditori agricoli nel disbrigo delle pratiche e svariate scadenze.