Sparta è diventata famosa nella storia per Re Leonida e i prodi 300 nella battaglie delle Termopili, ma molti trascurano da dove realmente derivasse la forza di questi combattenti: l’Agoge, termine con cui si indicava il percorso di crescita, dei giovani spartani maschi, che andava dai 7 anni sino alla maturazione, per farli diventare i migliori guerrieri del mondo. Anche Verona, ma in particolar modo San Giovanni Lupatoto, hanno la propria Agoge ovvero il primo centro di tecnica e fondamentali sulla pallacanestro in Italia, il “Basketball Agoge” appunto. L’idea e la scommessa sono di Veronica Consolini, allenatrice, ma soprattutto grande appassionata di basket, che nella sua carriera è già stata in grado di stupire vincendo due Trofei delle Regioni consecutivi con la rappresentativa femminile del Veneto nelle stagioni 2012 e 2013; conquistando la promozione dalla serie D alla C Silver con l’Arilica Basket Peschiera maschile nel 2018 per poi guidare la stessa squadra lacustre sino alle semifinali playoff il campionato successivo. “E’ stato incredibile, una cosa magica; sin dall’inizio della mia carriera ho sempre voluto avere la possibilità di allenare una squadra maschile per dimostrare come una allenatrice donna possa lavorare con i maschi ottenendo dei grandi risultati sia sul campo che fuori. Quando abbiamo vinto la serie D ho realizzato un sogno che avevo da tanti anni.” Un trionfo che le ha permesso di essere premiata con il trofeo Mario De Sisti come miglior allenatore senior della regione Veneto per la stagione 2017/2018. A grandi risultati sul campo come capo allenatrice di una squadra è seguita in estate l’idea di realizzare un altro dei sogni di Veronica Consolini: aprire un centro di pallacanestro unicamente dedicato al lavoro sulla tecnica e ai fondamentali del basket. Da qui il “Basketball Agoge”. “Mi piaceva molto la mentalità degli spartani, di disciplina, di allenamento, di sentirsi partecipi di qualcosa che andava ben oltre alla propria stessa famiglia e l’ho voluta trasportare nel mondo della pallacanestro”. Un progetto che si suddivide in tre differenti percorsi: “il primo programma sarà centrato sui più piccoli, a partire dai 5 ai 12 anni con cui verrà sostenuto un lavoro prettamente tecnico e ludico; il secondo corso si concentrerà sul miglioramento dei fondamentali e sarà dedicato a gruppi di 10 massimo 12 persone, mentre il terzo percorso comprenderà allenamenti personalizzati dove insieme agli atleti un pò più maturi si cercherà di migliorare quello che si sa fare peggio o si andrà ad analizzare l’atleta nel dettaglio studiando ad esempio le statistiche di una stagione”. Per molti una scommessa e un progetto troppo grande e ambizioso, ma non per coach Taz, come simpaticamente si fa chiamare Veronica Consolini riprendendo lo storico diavolo della Tanzania dei Looney Tunes, che anche questa volta è pronta a stupire inseguendo sempre i propri sogni “perché la pallacanestro per me è fondamentale e ho sempre voluto alzarmi la mattina e aprire la porta di una palestra. Con il tempo ho realizzato che avrei voluto aprire la porta di una mia palestra e con sacrifici e l’aiuto della mia famiglia ci sto finalmente riuscendo.”
di Giovanni Miceli