In un periodo difficile, ricco di polemiche, dove ogni giorno sembra l’ultimo ed il periodo che stiamo vivendo ricorda tanto il passato, i campionati nazionali, almeno per il momento, scendono in campo. “Mi sento un privilegiato – ha commentato il coach della Tezenis Verona Andrea Diana – perché ho la possibilità di continuare a fare quello che è il mio lavoro e la mia passione; questo è il messaggio che sto cercando di far passare anche ai miei ragazzi. È chiaro che bisogna comunque fare i conti con degli imprevisti, ma come li abbiamo noi, li hanno le altre squadre, quindi non c’è mai da abbassare la guardia, mai scoraggiarsi, ma c’è da andare sempre a fare quello che possiamo fare.”
E di imprevisti in casa Scaligera ce ne sono stati eccome. Imprevisti che hanno rallentato “la preparazione che è stata atipica perché molto lunga. L’ importante era però ridare ritmo ai giocatori, soprattutto dopo sei mesi di quasi inattività. È stato un percorso graduale, dove abbiamo aumentato i carichi di lavoro di settimana in settimana, con l’obbiettivo di arrivare pronti per quello che adesso è il 22 novembre, ovvero l’inizio del campionato”. Stagione 2020-2021 che vede la squadra di coach Andrea Diana inserita nel girone verde: “c’è da dire che la serie A2 in estate ha alzato molto il proprio livello complessivo; di conseguenza mi aspetto un campionato intenso e tosto, dove nel nostro girone, probabilmente Torino parte leggermente avanti a tutti, seguita da un gruppo di squadre, come Udine e Tortona, in cui inserisco anche noi. Non ci nascondiamo: i nostri obbiettivi restano alti, la squadra è ambiziosa e dovremo essere bravi a gestire questa stagione con tanti turni infrasettimanali, lottando ogni partita. Questa dev’essere la nostra mentalità, la voglia di vincerle tutte”. La Tezenis Verona si conferma dunque società molto ambiziosa, caratteristica che condivide con i propri tifosi, che continuano a sognare il ritorno in serie A1, ma che quest’anno, almeno per l’inizio della stagione, dovranno sostenere i gialloblù lontani dall’AGSM Forum.
“Con l’assenza del pubblico viene a mancare uno dei motivi per cui si gioca. Per me una delle soddisfazioni più grandi è vedere gioire i tifosi che ci vengono a vedere, l’obbiettivo di chi fa sport dev’essere anche quello di emozionare le altre persone. L’energia che i nostri sostenitori ci trasmettono verrà a mancare, ma noi cercheremo comunque di farli divertire anche se sono lontani.”
Giovanni Miceli