Classifica delle città europee e qualità della vita: i veronesi sono soddisfatti?
Ma i veronesi sono soddisfatti della qualità della vita della loro città? Abbastanza, a giudicare dall’indagine europea appena pubblicata anche se il gradimento (89%) si piazza sotto la media europea e vengono bocciati due settori importantissimi come i trasporti e la sicurezza.
Classifica delle città europee: dov’è Verona?
Verona è una delle città prese in esame dalla rilevazione Quality of life in European cities, condotta dalla Commissione Europea con il contributo dell’Istat in una selezione di città europee, riferita al 2023. L’indagine copre 83 città in tutta Europa per un totale di oltre 70.000 interviste.
Il valore massimo va a Trento (95,4%). Promosse a pieni voti (+ 90 per cento) anche Trieste, Cagliari, Bergamo, Brescia, Bolzano.
Se i veronesi dicono che “La città è un buon posto in cui vivere per le persone in generale” con un consenso del 94%, per molti la qualità della vita in città è diminuita (scarsa percentuale di soddisfazione), e pochissimi, il 19% affermano che la qualità della vita in città è migliorata; solo per il 46% la qualità della vita in città è rimasta la stessa (meno di uno su due); pochi sono soddisfatti del quartiere in cui vivono e infine si dichiarano scarsamente soddisfatti della vita che conducono.
Qualità della vita a Verona: promossi e bocciati
Tra gli indicatori positivi l’assistenza sanitaria in città che ha un gradimento del 77% di cittadini interpellati; poca soddisfazione invece per gli impianti sportivi in città, così per gli spazi verdi e per gli spazi usufruibili in città. Buona la soddisfazione per le strutture scolastiche e le strutture culturali che non sono giudicate male ma neppure troppo positivamente.
E veniamo alla qualità ambientale che non riserva grandi entusiasmi. Il grado di soddisfazione per la qualità dell’aria in città è basso (solo il 41%) così pure c’è insoddisfazione per il livello di rumore in città e per la pulizia della città si raggiungono percentuali di gradimento appena positive (64%).
La bocciatura vera e propria arriva invece sul fronte del trasporto pubblico che non supera la sufficienza in nessuna voce del questionario. Completamente insoddisfatti del trasporto pubblico in generale, i veronesi sono scontenti perché non conveniente, difficile da ottenere, ne bocciano la frequenza e l’affidabilità.
Altro tema critico per i veronesi è quello della sicurezza. La sicurezza in città non soddisfa e pochi si sentono in quartiere sicuro (meno del 69%); poco sicuro viene ritenuto il trasporto pubblico, mentre resiste la fiducia nelle persone della città e del quartiere.
Non brilla neppure il rapporto con la Pubblica amministrazione, le cui voci di gradimento non entrano mai in territorio positivo: né per i tempi, né per la facilità delle procedure, né per il livello della tassazione, né per la corruzione.
Sul fronte del benessere economico il giudizio è abbastanza positivo per le opportunità di lavoro in città e positivo per l’accessibilità economica degli alloggi in città. Scarsa la soddisfazione invece per il proprio lavoro e il proprio reddito familiare.
Verona, città per famiglie e per anziani
Verona poi è considerata da chi ci vive un buon posto per le famiglie con bambini piccoli e per gli anziani con alti gradi di soddisfazione tra l’83 e l’86% e nella quale non si soffre di solitudine.
Diverso invece è il giudizio sulla inclusività della città che non è considerata un buon posto in cui vivere per le minoranze etniche né per le persone LGBTQ e non è un buon posto in cui vivere neppure per gli immigrati provenienti da altri paesi