Una battaglia legale senza fine e il Chievo di Luca Campedelli spera ancora. Dopo sentenze, pronunciamenti, ricorsi e contro-ricorsi la situazione non è del tutto conclusa.
Il Consiglio di Stato ha sospeso infatti la recente sentenza del Tar che aveva ribadito l’esclusione della società dal campionato di Serie B confermando quanto già era stato stabilito in precedenza dagli altri organi preposti: entro il 17 Giugno, inoltre, era attesa la dichiarazione d’insolvenza della società che avrebbe praticamente chiuso il discorso, ma, l’ultimo appello in extremis, proprio al Consiglio di Stato, ha fermato tutto.
Il sostanza il Chievo può presentare un piano concordatario per sistemare la propria posizione debitoria.
Non solo. In ballo vi è anche la questione degli svincoli d’ufficio dei calciatori, decretato lo scorso anno dalla FIGC, contro cui la società veronese si era appellata chiedendo un consistente risarcimento per il danno subito.
Ebbene, stando a quanto emerso dal pronunciamento del Consiglio di Stato, vi sarebbero i presupposti per ottenere il risarcimento.
Non solo la sospensione della sentenza del Tar da parte del Consiglio di Stato. La vicenda Chievo si arricchisce di ulteriori particolari a proposito dei calciatori svincolati d’ufficio lo scorso Agosto dalla FIGC: ebbene, la Federazione stessa ha inviato una lettera a tutte le leghe professionistiche e dunque Serie A, Serie B e Lega Pro oltre alla Lega Nazionale Dilettanti dicendo che “non possono essere tesserati i giocatori detta A.C. Chievo Verona svincolati a seguito del comunicato ufficiale n. 45/A del 3 agosto 2021 e che non si siano tesserati con altre società”.
Sostanzialmente rimane congelata la posizione di quei calciatori che tutt’oggi risultano svincolati.
Come noto il Consiglio di Stato si pronuncerà sulla vicenda dopo la discussione in camera di consiglio il prossimo 23 Giugno. Insomma, Luca Campedelli comincia a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel…