Clamoroso, il Catullo ancora chiuso! Il Governo riapre una ventina di aeroporti, non Verona Zavarise attacca:"E’ un controsenso e un grave pregiudizio per la nostra ripresa”

Resta chiuso il Catullo di Villafranca. Decuisione a sorpresa del Ministero che nell’elenco pubblicato ieri, in cui vengono indicati gli scali riaperti dopo il lockdown non inserisce l’aeroporto di Verona.

Tra gli aeroporti in cui devono essere offerti i servizi minimi sono stati aggiunti Bergamo–Orio Al Serio e Milano–Linate che potranno riprendere l’operatività. Da ieri dunque sono operativi gli aeroporti di: Ancona, Bari, Bergamo, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Lamezia Terme, Linate, Malpensa, Napoli, Pescara, Pisa, Ciampino, Fiumicino, Torino e Venezia. A Catania, Palermo e Lampedusa sono consentiti esclusivamente collegamenti per continuità territoriale.

Una decisione che ha suscitato sconcerto negli ambienti politici ed economici, visto che il Catullo e Verona, per la posizione strategica vengono a questo punto fortemente penalizzati dalla decisione del Ministero. In questo senso si è espresso immediatamente l’assessore Zavarise, manifestando lo stupore e l’amarezza per una decisione che appare davvero incomprensibile.

“Chiudere un aeroporto che crea un indotto stimabile in oltre 11 mila posti di lavoro grazie ai 3,5 milioni di passeggeri del 2019 e che genera un indotto per il territorio di 400milioni di euro è un controsenso ed è di grave pregiudizio per la ripresa che stiamo progettando” ha detto Zavarise.

“Il blocco a oltranza genera inoltre il rischio di una fuga delle compagnie aeree.
Ricordiamo che Verona-Villafranca, per la sua posizione, è strategica non solo per Verona e il Veneto, ma per l’intero territorio nazionale. Purtroppo registriamo anche che negli ultimi sei anni, a seguito dei nuovi patti parasociali, non c’è stato per il nostro scalo il rilancio che avrebbe meritato e che sarebbe stato necessario per l’economia del territorio e del Paese. Grave è, soprattutto, che altri scali – affidati alla stessa gestione – abbiano avuto un rilancio e investimenti decisamente migliori, anche in termini di compagnie aeree coinvolte. Continuiamo a ritenere che, oggi e in futuro, si debba cambiare marcia e puntare su Verona-Villafranca, per il bene del nostro territorio, del Veneto e del Paese. Una priorità – ha concluso Zavarise - che, tanto la società di gestione quanto il governo devono cogliere, perché fondamentale per la ripresa e lo sviluppo”.