Presentata nella sala Rossa del Palazzo Scaligero, la dodicesima edizione del Festival degli Organi Storici Veronesi, presenti il presidente della Provincia di Verona, Manuel Scalzotto, il presidente della Fondazione Cariverona, Alessandro Mazzucco, il presidente dell’associazione Musicale di Vigasio, M° Roberto Bonetto e il direttore artistico dell’associazione Amici della Musica di Verona, M° Romildo Grion.
Il Festival, nato per promuovere gli organi storici in territorio veronese, organizzato dall’associazione Musicale di Vigasio, si colloca all’interno di un più ampio progetto che prevede diverse iniziative analoghe realizzate in collaborazione tra la Fondazione Cariverona e realtà attive nei diversi territori di sua operatività.
Con la volontà di esplorare il ricco patrimonio organario veronese, è stato ulteriormente ampliato il territorio di azione, con l’inserimento di nuove location in tutta la provincia di Verona, grazie alla partnership avviata con la Società Amici della Musica di Verona e il prezioso coordinamento del M° Andrea Marcon, Direttore Artistico delle iniziative musicali di Fondazione Cariverona.
Infatti, al fianco degli strumenti antichi già riscoperti dalla comunità, in questa nuova edizione del festival si potranno apprezzare organi altrettanto significativi della nostra provincia. Confermata la particolare attenzione rivolta ai preziosi strumenti della Valpolicella, e nel contempo, l’itinerario si amplierà con concerti previsti nelle zone nord e sud della provincia, allargando i confini tracciati nelle precedenti edizioni oltre agli ormai tradizionali appuntamenti nella zona di Soave. Novità assoluta di quest’anno sono poi gli appuntamenti previsti da metà agosto nel centro storico con cinque straordinari concerti in alcune tra le più belle chiese di Verona.
Nel cartellone del Festival trova poi spazio l’evento organizzato in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Verona presso il Teatro Romano, sabato 27 agosto, con l’organista americano Cameron Carpenter. La possibilità di collocare un organo a canne in un antico teatro romano rappresenta la quintessenza del concetto di “storicità”. L’organo, infatti, ricompare proprio dove ha iniziato il proprio percorso attraverso i secoli per raccontarci, da angolazioni diverse, un viaggio certamente tortuoso, ma proprio per questo affascinante e capace di farsi testimone, ancora oggi, di una cultura che ci identifica. In continuità con gli scorsi anni, il Festival intende puntare fortemente al coinvolgimento del giovane pubblico, ragione per cui continua il sodalizio con GAFiRi – Giovani per l’Arena, il Filarmonico e il Ristori, Associazione Under35 che si dedica alla diffusione ed alla condivisione dell’esperienza operistica e concertistica teatrale tra i giovani, attraverso il dialogo e la collaborazione con i teatri veronesi ed italiani e le Istituzioni locali.
In tal senso, il cartellone proporrà non solo alcuni dei giovani più promettenti dell’attuale panorama organistico italiano, ma anche un intero concerto dedicato alla scoperta dell’organo: domenica 2 ottobre 2022, infatti, sarà protagonista in Isola della Scala lo Scott Brothers Duo (Manchester, UK) con un programma che vedrà l’organo narrare una storia accanto a delle video-proiezioni. Questo progetto è risultato vincitore del premio messo in palio dall’Associazione ECHO (European Cities of Historical Organs) nell’ambito della competizione internazionale: “Introducing Children to Organ Music” del 2019.