Dalla mozione per trasformare Amia in-House, alla riforma attesa da oltre 20 anni per il regolamento delle Circoscrizioni, alla delibera per la realizzazione di un sottopasso in Stradone S. Lucia (diventata poi la principale opera compensativa legata alla TAV Milano-Venezia), all’attenzione per le fasce più deboli e al mondo del sociale e dell’associazionismo.
Sono circa 500, tra emendamenti, mozioni, ordini del giorno e delibere, gli indirizzi amministrativi e le azioni messe in atto dal gruppo consiliare di Verona Domani durante il mandato 2017-2022. I consiglieri comunali del movimento civico di maggioranza guidato da Matteo Gasparato hanno illustrato il bilancio di fine mandato, a pochi mesi dal termine della legislatura cittadina.
“Sono stati 5 anni intensi, proficui, che hanno visto il nostro gruppo essere in assoluto tra i più presenti, numerosi e produttivi dell’intero Consiglio. 5 anni che hanno visto Verona Domani sempre a fianco del sindaco Sboarina e della coalizione di centrodestra, con spirito di lealtà, collaborazione e soprattutto all’insegna della concretezza e del pragmatismo, per il solo bene della nostra città e dei veronesi”.
Paolo Rossi e Marco Zandomeneghi hanno sottolineato: “Se tra poche settimane Amia diventerà una società Comunale (In-house), salvaguardando centinaia di posti di lavoro che erano stati messi a rischio dalla precedente amministrazione Tosi, lo si deve alla determinazione e alle battaglie portate avanti in aula per mesi dai nostri consiglieri Bonato, Paci e al presidente Tacchella. In Consiglio siamo intervenuti anche su molte altre delibere, come quella sulle rotonde di corso Venezia, sulla realizzazione di nuove piste ciclabili, sulla gestione futura dell’Arsenale e molto altro. Particolare attenzione alle grandi infrastrutture, con la proposta di variante del tracciato del filobus per evitare le demolizioni previste dalla giunta Tosi”.