Cignaroli, approvata la statizzazione Invito a ricordare la figura di Libero Cecchini. Padovani: “Azione di Sboarina’’

bertucco 18072022_TOMMASI_PRESENTAZIONE GIUNTA ©DANIELA MARTIN

Ultimo atto per la delibera che, di fatto, mette nero su bianco la statizzazione dell’Accademia di Belle Arti G.B. Cignaroli, oggi Fondazione. Il documento, già approvato a maggio di quest’anno, è stato modificato in queste settimane dalla Giunta a seguito del recepimento di nuove richieste trasmesse dal Ministero dell’Università e della Ricerca – MUR. E’ stata definitivamente approvata all’unanimità, con 26 voti favorevoli.
Un passaggio che conclude un percorso avviato da qualche anno per la statizzazione dell’Accademia, storica istituzione culturale della città a cui sono oggi iscritti 800 studenti. Con la delibera è stata infatti approvata la convezione con il MUR, per la conferma degli impegni assunti dal Comune di Verona. Tra questi, la concessione gratuita di una sede adeguata al prestigio dell’Accademia, e il mantenimento del contributo annuo. Il documento è stato illustrato in aula dall’assessore alla Cultura Marta Ugolini e, via streaming, dall’assessore al Bilancio Michele Bertucco. “Arriva a compimento la statizzazione dell’Accademia di Belle Arti, tra le storiche istituzioni culturali veronesi e fra le cinque Accademie storiche italiane, a cui sono oggi iscritti 800 studenti – spiega l’assessore Ugolini –. Un passaggio importante che certifica non solo i requisiti qualitativi di una realtà sostenuta economicamente dal Comune dal 1984, ma sancisce l’entrata dell’Accademia nel sistema delle accademie nazionali, assicurando continuità alla sua fondamentale attività di formazione. Il ritorno in Consiglio è stato necessario per consentire, come da richiesta del MUR, l’adesione integrale alla convenzione, già recepita in uguale forma da altre 22 Accademie italiane”.
“Un passaggio richiesto dal Ministero – spiega l’assessore Bertucco – che ci consente di recepire nuove richieste avanzate dal MUR. Dalle analisi effettuate l’Accademia di Belle Arti non presenta alcuno squilibrio di bilancio, ma una solida struttura economica, che è fra i requisiti fondamentali per la statizzazione, oltre al numero di iscritti e alla sede. C’è dunque un ente sano, che diventerà statale a tutti gli effetti con il riconoscimento del titolo universitario. Inoltre, in questi anni, è aumentato il contributo da parte dello Stato che, da 1.573.457euro nel 2018 è passato nel 2021 a 2.671.897 euro. Con la statizzazione, ovviamente, i costi andranno a carico dello Stato, diventando un vantaggio anche per il Comune”. “In questa occasione- afferma Giacomo Piva, del gruppo consiliare Damiano Tommasi Sindaco- vorrei venisse ricordata la figura di Libero Cecchini, architetto e vice presidente dell’Accademia, scomparso nel 2020, la cui azione in favore di questa importante istituzione non si è mai arrestata. E’ infatti fra i fautori dell’avvio di questo percorso, che giunge oggi alla definitiva approvazione della statizzazione dell’Accademia”.
“L’Accademia di Verona, fra le più storiche d’Italia, è stata fra le prime ad avviare il percorso per la statizzazione.- afferma Alessia Rotta, del gruppo consiliare Partito Democratico- Senza questo passaggio rischiavamo di rimanere esclusi. E’ un orgoglio giungere oggi a questo risultato, che riconosce il valore di una grande istituzione culturale veronese, realtà che nel tempo ha costantemente dimostrato la sua qualità”.
“Un percorso che arriva da lontano, che dimostra ancora la validità delle azioni portate avanti dalla precedente amministrazione, che ha lasciato una città sana, con aziende e realtà di pregio”, conclude
Marco Padovani, del gruppo consiliare Fratelli d’Italia.