Ciclovia, la Lombardia mette lo stop Nel tratto tra Limone e Gardone invece della passerella un servizio di battelli ibridi

“Finalmente una buona notizia per il territorio gardesano e per quanti in questi anni si sono impegnati affinché la costruzione della Ciclovia del Garda non sia impattante e pericolosa”. Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, secondo la quale “coniugare il bisogno di mobilità, con la tutela dell’ambiente e la sicurezza delle persone è possibile. Lo si farà in Lombardia e con un’interrogazione chiederò che la stessa soluzione venga adottata sul tratto veneto e trentino. La decisione delle istituzioni lombarde – dice la senatatrice – dimostra che è possibile conciliare la mobilità sostenibile con la tutela del paesaggio e la sicurezza”. Nel tratto tra Limone e Gardone Riviera la Ciclovia del Garda avrà, al posto delle passerelle sospese, un servizio di battelli ibridi per trasportare i ciclisti via lago. Un progetto innovativo e rispettoso dell’ambiente che accoglie le istanze dei comitati locali, che secondo Floridia “evita la devastazione del paesaggio, tutela il territorio dal dissesto idrogeologico e garantisce un investimento più contenuto rispetto alla realizzazione di passerelle sospese. Dopo la Lombardia anche il Veneto e il Trentino adottino la stessa soluzione. È ora che anche le amministrazioni del Veneto e del Trentino abbiano il coraggio di interrompere i lavori e optare per soluzioni sostenibili, come quella adottata in Lombardia, prosegue Floridia. Continuare i lavori già iniziati a Malcesine e a Riva del Garda significa ignorare i rischi quotidiani che dovranno affrontare le persone passando sotto le falesie, oltre a causare un enorme danno ambientale e paesaggistico. L’intermodalità con battelli ecologici non rappresenta solo una soluzione tecnica, ma una scelta responsabile per il futuro del territorio, anche turistico”, conclude Floridia. Sulla questione interviene anche la consigliera regionale del Pd Anna Maria Bigon che fa notare come “mentre la Lombardia mette lo stop, il Veneto fa muro su alternative e revisione del progetto a tutela degli utenti”. Bigon ricorda che “a conferma di questo atteggiamento è arrivata la bocciatura al mio emendamento”. Durante la seduta del Consiglio regionale sulla Ciclovia del Garda è intervenuto anche il consigliere regionale di Forza Italia Alberto Bozza per esortare l’assessore regionale alle Infrastrutture e Lavori Pubblici Elisa De Berti, presente in aula, “ad avere una migliore interlocuzione con i Comuni del lago di Garda, in particolare Bardolino, circa la loro richiesta modifica di alcuni tratti del tracciato”. Il riferimento di Bozza è alla recente risposta di Veneto Strade alla sua richiesta, nella quale Veneto Strade nega a Bardolino la riprogettazione di alcune parti della ciclovia; eppure proprio il Comune bardolinese, ha detto il consigliere regionale Bozza, “credo abbia anche la legittimità di richiedere alcune modifiche, è un Comune virtuoso e strategico, ricordo per esempio che è disposto ad anticipare i soldi per un’altra opera strategica, il Collettore del Garda. Ecco penso sia auspicabile che si venga incontro alla necessità di Bardolino di una razionalizzazione tecnica ed economica nella progettazione di queste due opere, che se coordinate possono diventare un’opportunità virtuose”.