Cicloturismo e sviluppo del territorio Un incontro con l’ideatore dell’Eroica, Giancarlo Brocci, con il patrocinio del Comune

La bellezza della fatica e il gusto dell’impresa. A 25 anni dalla prima edizione restano ancora questi gli ingredienti che hanno fatto de L’Eroica un evento unico al mondo, e che ogni anno porta a Gaiole in Chianti, in provincia di Siena, migliaia di appassionati delle due ruote a pedali, trasformando questa occasione non tanto in un evento sportivo, ma in un vero e proprio stile di vita. Un evento che oggi, oltre che sul percorso originario, viene replicato con lo stesso spirito e la stessa passione in altre regioni italiane e in California, Svizzera, Germania, Olanda e Giappone. Un evento che, dieci anni dopo la sua prima edizione, è stato “adottato” anche dal ciclismo professionistico, tanto che oggi le “Strada bianche” è un appuntamento che, per fascino e difficoltà, viene considerato alla stregua delle durissime e celebrate “classiche del nord”.
Se all’inizio l’idea di salire su una bici d’epoca, percorrere chilometri e chilometri su strade sterrate, pensando al passato e alle imprese di Bartali e Coppi , poteva sembrare solo un atto di nostalgia, col passare degli anni, questa possibilità si è trasformata in una occasione per riscoprire i valori di uno sport capace ancora di insegnare qualcosa, di farci gioire della fatica e riscoprire il gusto dell’avventura, dell’imprevisto e del viaggio. Nata nel 1997 a Gaiole in Chianti, in provincia di Siena, con la partecipazione di 92 “eroici” appassionati guidati da Giancarlo Brocci (ideatore dell’evento), in questi 25 anni l’Eroica è cresciuta fino a diventare un vero e proprio movimento, una sorta di marchio di fabbrica per chi vive la bicicletta con passione e con lentezza, ma soprattutto con il gusto di andare alla scoperta di percorsi impegnativi, magnifici paesaggi e ristori indimenticabili.
Un vero e proprio fenomeno che ha creato in Toscana un circuito fisso, fatto soprattutto di strade bianche, che viene percorso in ogni stagione dell’anno da centinaia di migliaia di ciclisti, cicloturisti e cicloamatori, producendo per il territorio un indotto straordinario in termini di opportunità di sviluppo turistico, economico e di posti di lavoro, difesa dell’ambiente e valorizzazione del patrimonio storico, culturale e umano per tutto il territorio. Un’esperienza e un esempio virtuoso di sviluppo che può essere replicato anche in altre zone a vocazione turistica.
Di tutto questo (e altro ancora) si discuterà nell’incontro con l’ideatore e fondatore dell’Eroica Giancarlo Brocci, organizzato dalla cooperativa Mental green, col patrocinio del Comune di Bussolengo, venerdì 15 settembre alle 20.30 nell’aula magna della scuola Beni Montresor (via Martiri delle foibe 30) a Bussolengo.
Con Giancarlo Brocci, giornalista e scrittore, autore di una splendida biografia su Gino Bartali, dialogheranno Isaia Spinelli, presidente di Mental green, e Beppe Muraro, giornalista, già inviato RAI.
«Giancarlo Brocci – sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Bussolengo Valeria Iaquinta – ha saputo dare vita ad un evento che valorizza l’idea di un ritorno al ciclismo di un tempo, con percorsi che si svolgono in buona parte su strade bianche e biciclette d’epoca. Abbiamo accolto con piacere l’idea di ospitare a Bussolengo questa bella iniziativa che ci offrirà la possibilità di discutere di cicloturismo, non solo come opportunità per gli appassionati, ma soprattutto come strumento per sviluppare un turismo lento e responsabile, che porti occasioni di sviluppo per il territorio promuovendo anche un nuovo approccio alla valorizzazione dei beni culturali, della storia e delle tradizioni che sono parte della sua identità».
«Siamo felici di questo primo evento organizzato a Bussolengo – spiega Roberto Zampieri della cooperativa Mental Green – e della positiva sinergia che abbiamo avviato con L’Amministrazione comunale. L’obiettivo è di continuare a collaborare per iniziative come questa dedicate al cicloturismo, che sta diventando sempre più importante per lo sviluppo del territorio».