È stata una giornata per uomini tosti quella che ha accompagnato i corridori nell’87ª edizione del Giro del Veneto partito da Piazza Bra. La pioggia continua, unita a un percorso duro, che non lasciava spazio per respirare, ha reso la corsa più selettiva del previsto, regalando spettacolo sul circuito del Monte Berico. Alla fine il più lesto è stato il neozelandese Corbin Strong (Israel-PremierTech), che sull’ultima rampa della collina vicentina (l’arrivo era posto a metà salita e non in cima) ha fatto valere tutta la sua potenza, battendo piuttosto nettamente Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck) e Romain Grégoire (Groupama-FDJ). Subito dopo la splendida partenza a pochi passi dall’Arena di Verona, sono scattati in fuga 7 corridori: Ben Granger (Mg.K Vis-Colors for Peace), Adne Holter (Uno-X Mobility), German Gomez (Polti Kometa), Nicolas Zukowsky (Q36.5) e Davide Baldaccini (Corratec-Vini Fantini), ai quali si sono uniti poco dopo Lorenzo Milesi (Movistar) e anche il veronese figlio d’arte Kevin Pezzo Rosola (General Store-Essegibi-F.lli Curia), che si è anche aggiudicato il traguardo volante di Lonigo dedicato al compianto Davide Rebellin. I fuggitivi arrivano a guadagnare fino a 2’40” sul gruppo che, però, trascinato prima dalla Jayco AlUla e poi dalla UAE Team Emirates, rientra su di loro a 48 km dall’arrivo. Il circuito di Monte Berico (1 km al 7,2%), gremito di tifosi nonostante il maltempo, ha scremato giro dopo le fila del plotone, fino a spaccarlo completamente all’inizio del penultimo giro.
A quel punto è cominciata una bagarre che è continuata anche per tutto il giro seguente, quando sull’ultimo Monte Berico per intero, a 15 km dall’arrivo, sono scattati Marc Hirschi (UAE Team Emirates) e Romain Gregoire (Groupama-FDJ), raggiunti poi dai padroni di casa Filippo Zana (Jayco AlUla) e Samuele Battistella (Astana Qazaqstan). Il loro tentativo però non decolla grazie al lavoro della Alpecin, così a provarci con un’azione da finisseur è Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), stoppato a sua volta a meno di due chilometri dall’arrivo. A quel punto è stata volata, ristretta a una quindicina di atleti, con Corbin Strong che ha fatto valere la legge del più veloce.