E così, Ciccio Mascetti va a fare compagnia a quello che sta diventando davvero un Verona al top, quello votato dai nostri lettori.
Garella tra i pali, Ferroni e De Agostini come terzini, Tricella e Fontolan coppia di difensori centrali. A centrocampo, accanto a Briegel ecco Mascetti, scelto come miglior numero 8 della storia. Mascetti ha battuto anche Gigi Sacchetti, “eroe” dello scudetto, che si è arreso a un grandissimo e che per questo non deve certo sentirsi sminuito. Mascetti è nella storia, è stato a lungo, pur giocando a centrocampo, il miglior cannoniere gialloblù in serie A, prima dell’avvento del ciclone-Toni.
E poi, Ciccio, come lo chiamano tutti, è stato capitano, leader, bandiera di quel Verona anni ‘70, che senza vincere campionati, è rimasto nel cuore della gente.
Il Verona di Busatta e Maddè, di Zigoni e Mazzanti, di Luppi e Batistoni. Di quel Verona. Ciccio Mascetti fu il simbolo, il leade riconosciuto per le sue qualità tecniche e umane. Ecco perchè non stupisce che abbia dominato la corsa alla maglia numero 8.
Dietro a lui Sacchetti, ovviamente, che ha preceduto Jorginho, Prytz e Guidolin. In lizza c’erano anche, lo ricordiamo, Bruni e Bagnoli, Corini e Ficcadenti, Italiano e Troglio e quel Pantofola Mazzanti di cui parleremo domani.
Ha ricevuto voti anche Sergio Maddè, che ritroveremo però tra i numeri 10, come regista di centrocampo. La settimana prossima sarà infatti la volta della “maglia più prestigiosa” e si preannuncia un’altra sfida all’ultimo voto. In lizza Totò Di Gennaro, il regista del Verona della favola tricolore.