Se n’è andata in silenzio, all’improvviso. Quasi con discrezione, per non disturbare. Adriana Vicentini era così, discreta, presente ma in punta di piedi, sapevi che c’era nelle cose che contavano, nelle cose in cui credeva. nella “sua” Verona, non c’erano iniziative culturali, sportive, in cui non ci fosse. “E’ il mio modo di voler bene a Verona” diceva.
Aveva 75 anni, aveva ancora interessi e stimoli, gli stessi di sempre. Impegnata nel sociale, oltrechè in campo professionale. Se il marchio Vicentini è stato per anni un riferimento non solo per la città, lo si deve al fratello Paolo, ma anche a lei, sempre al suo fianco.
Elegante e colta, raffinata e sensibile, Adriana ha voluto bene a Verona, alla sua maniera. Partecipando ad ogni evento in cui la chiamassero. In cui il marchio Vicentini potesse essere valorizzato. In cui servisse una mano, un aiuto, un’idea. Un marchio che ha attraversato la storia della città, dagli anni ‘70. Nel ‘74, assieme a Paolo, aveva fondato la storica Volkswagen, di cui sarà il simbolo, la bandiera, fino all’1 ottobre dell’anno scorso. Oltre quarant’anni, in cui a Verona, dicevi “Vicentini” e pensavi “Volkswagen”. E viceversa. E lei sempre in prima fila, là nella sede di corso Milano, poi in via Gardesane, nella sede poi acquisita dalla casa madre.
Nel tempo, non aveva rinunciato alla presenza al centro di molte attività culturali della città. Dal 2015 al 2017 era stata presidente dell’Inner Wheel Club Verona, di cui era rimasta socia appassionata. “Ci ha lasciato senza parole” commenta ora Paola Rinaldi, presidente dell’Inner Whell Club Verona. “Era veramente una donna speciale, per la sua bontà, la sua generosità, la sua disponibilità”. Paola Rinaldi la ricorda “anima e madrina del nostro mercatino vintage di beneficienza, dove si era prodigata in tutti i modi per la buona riuscita. Siamo vicini alla famiglia, la stringiamo con affetto.
Il suo sorriso e il suo entusiasmo saranno sempre con noi”.