Il conto alla rovescia è finito: oggi svelato il tracciato del Giro d’Italia numero 104. La corsa rosa partirà da Torinosabato 8 maggio e si cocnluderà a Milano domenica 30 maggio. E dopo l’annuncio della Grande Partenza da Piazza Castello, il salotto di Torino, oggi si è scoperto tutto il resto del percorso della corsa Gazzetta, nell’edizione che festeggerà i 90 anni della maglia rosa: la prima fu quella di Learco Guerra sul traguardo di Mantova il 10 maggio 1931.
I BIG. Il campo di partecipazione sarà di altissimo livello: 23 squadre – le 19 del World Tour, più la Alpecin Fenix, miglior Professional 2020, e le tre Wild Card (Eolo-Kometa, Bardiani-Csf, Vini Zabù) – da otto corridori per un totale di 184 al via. La star è Egan Bernal, al debutto al Giro d’Italia, lui che è cresciuto ciclisticamente nel nostro Paese (prima in Sicilia e poi in Piemonte) ed è salito sul tetto più alto del mondo grazie alla vittoria nel Tour 2019. Ora cerca il riscatto dopo un 2020 in cui è stato fortemente limitato dagli infortuni. Sulla sua strada il colombiano troverà tanti avversari di livello. Ci sarà Vincenzo Nibali che a 36 anni cercherà l’impresa di cogliere la terza maglia rosa di una carriera strepitosa. Ma anche il fenomeno belga Remco Evenepoel, i francesi Thibaut Pinot e Romain Bardet, lo spagnolo Mikel Landa, il nostro Giulio Ciccone. Nomi altisonanti come quelli di Peter Sagan e Elia Viviani, che andranno a caccia di tappe.
LA TAPPA DI VERONA. Proprio la tappa che si conclude a Verona, sembra essere particolarmente adatta a Viviani. Nella nostra città il Giro arriverà venerdì 21 maggio, dopo 197 km, nella tappa che partirà da Ravenna. Tappa completamente pianeggiante e dunque adatta a velocisti come Elia, che è alla ricerca della stagione del riscatto dopo le difficoltà del 2020. “Penso al Giro come a una grande occasione” ha detto nei giorni scorsi Viviani che ha come altro obiettivo la medaglia d’oro olimpica, a Seul 2021.
L’ULTIMA VOLTA. Due anni fa, il Giro s’era concluso a Verona, con la cronometro finale e la passerella dentro l’Arena, che aveva sancito il successo di Carapaz.
Era la terza volta che il Giro si concludeva nella nostra città. Sono indimenticabili i trionfi in Arena di Giovanni Battaglin, nel Giro del 1981 e di Francesco Moser nella corsa rosa del 1984. In particolare, la vittoria di Moser passò alla storia perchè proprio nell’ultima tappa, la crono da Soave a Verona, Moser aveva superato il francese Fignon.