Cia – Agricoltori Italiani Verona ha scritto una lettera a Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio di Verona, chiedendo di mettere a disposizione delle aziende agricole, in grande difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus, i fondi relativi all’alternanza scuola-lavoro. Si tratta, per la precisione, di 322.000 euro, relative a 125 domande di voucher presentate nel 2019 da piccole e medie imprese (non solo agricole), riguardanti l’ospitalità e la formazione offerta agli studenti.
“Nel 2019 sono state 205 le domande presentate dalle aziende scaligere – scrivono nella lettera Marta Turolla e Andrea Lavagnoli, direttrice e presidente di Cia – Agricoltori italiani Verona -, di cui 80 già finanziate per un importo di 374.800 euro. Per finanziare le altre, al netto di rinunce e mancata rendicontazione, l’importo da impegnare è di 322.000 euro. Le imprese che hanno fatto la richiesta di concessione voucher hanno, nella maggior parte dei casi, ospitato i ragazzi provenienti dalle scuole, sostenendo i relativi oneri e consentendo a un migliaio di ragazzi di fare un’esperienza, spesso per la prima volta, significativa sia per la formazione della personalità, sia per superare lo scalino che esiste tra formazione scolastica e attività lavorativa. In considerazione del periodo di straordinaria emergenza che le nostre imprese stanno vivendo a causa della pandemia di Covid 19, riteniamo che la Camera di Commercio possa mettere a disposizione risorse proprio per quelle richieste che si trovano in condizione sospensiva per esaurimento di fondi”.
Turolla e Lavagnoli ricordano che tutte le istituzioni e gli enti hanno concordato sul fatto che debbano essere messi in campo strumenti per contenere i danni all’economia locale, al fine di contenere crolli di fatturato e di incassi. “Riteniamo che la nostra proposta, che può dare un piccolo aiuto alle imprese, possa essere presa in considerazione positivamente dal presidente Riello e dalle organizzazioni di categoria rappresentate in seno alla Camera di Commercio”, rimarcano. “Annotiamo, inoltre, che il settore agricolo sta attraversando una difficoltà aggiuntiva rispetto alle altre imprese per quanto riguarda la carenza di manodopera. Non sono pochi i raccolti a rischio a causa del blocco dei lavoratori provenienti dall’estero. Sarebbe pertanto, in questa fase, prezioso anche l’apporto degli studenti nelle attività lavorative agricole, fermo restando il pieno rispetto dei profili formativi in base al bando sull’a1temanza scuola-lavoro. Chiediamo, pertanto, di valutare l’opportunità di proporre l’apertura del bando sull’alternanza scuola-lavoro per l’anno 2020, riservandolo alle sole aziende agricole”.