Arriva la “Super-Luna”, la più spettacolare dell’anno. Stasera, dall’ora di cena fino a notte fonda, la Luna piena sarà più vicina del solito, apparirà molto più grande e il quindici per cento più luminosa.
Che fai tu, Luna, in ciel? Dimmi, che fai, silenziosa Luna?
In tempi di paura e solitudine la guarderemo sospirando. Forse le parleremo, ci confideremo con lei. Penseremo a ciò che era prima, fino a una manciata di settimane fa, e la normalità ci apparirà un sogno. Rifletteremo sul domani, che non sarà come ieri, ma non per forza peggiore. Sarà diverso. Non so se ci sono uomini sulla Luna, ma se ce ne sono, di sicuro usano la Terra come manicomio. Immagineremo il mare, il lago, la montagna, l’estate, la ripresa. Penseremo alle aziende, agli operai. Al modo di rimetterci in piedi: ci rimboccheremo le maniche e ce la faremo. Non è uno slogan. Ce l’abbiamo sempre fatta, siamo veneti, la fatica è nel nostro Dna. Guardando la Luna ci sentiremo più vicini ai nostri cari, ai nonni, ai genitori, ai nipoti, agli amici, ai morosi e alle morose. Domani, forse, non daremo più per scontati i baci, gli abbracci, le strette di mano. Diventeranno gesti più intimi. Atti di fiducia. Dimostrazioni di vero affetto, non vuoti rituali.
Ognuno di noi è una Luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessun altro.
Domani sera però, quando saremo soli con la Luna, potremo essere noi stessi. Non dovremo vergognarci delle lacrime, dei sorrisi, dei nostri dubbi. E saremo tutti uguali: siòri e poareti.
Alessandro Gonzato