Da giovedì 7 a venerdì 8 marzo si terrà alla Gran Guardia il IX Congresso nazionale della AIR (Società Italiana Riprotesizzazione), la cui organizzazione è stata affidata all’Ortopedia e Traumatologia dell’IRCCS di Negrar. Presidente della due giorni infatti è il dottor Claudio Zorzi, direttore dell’Unità Operativa del Sacro Cuore, coadiuvato alla vicepresidenza dai colleghi Paolo Avanzi e Antonio Campacci, responsabili rispettivamente della Chirurgia della spalla e di quella dell’anca. Il tema del congresso, che vede circa 300 iscritti provenienti da tutta Italia, verte sulla più grande sfida per chirurghi ortopedici: l’intervento di revisione di protesi articolare (ginocchio, anca e spalla), necessario quando il primo impianto deve essere sostituito a causa anche dell’usura del dispositivo o dell’osso, per infezione o per mobilizzazione della protesi stessa. Interventi chirurgici destinati a un aumento esponenziale se si calcola che nel 2022 i primi impianti protesici delle tre più importanti articolazioni sono stati 235mila (oltre 20mila in più rispetto al periodo pre-Covid) e che i pazienti sono sempre più longevi, a fronte di protesi che hanno una durata fisiologica, nonostante il perfezionamento dei materiali, di 15-20 anni. L’Ortopedia dell’IRCCS di Negrar si occupa di revisione protesica da circa 20 anni e proprio l’eccellenza in questo campo è tra i centri con la più alta casistica in Italia e struttura di riferimento regionale per revisione di ginocchio e anca. All’anno l’équipe del dottor Zorzi effettua complessivamente più di 1.700 impianti protesici di cui 200 interventi di revisione. Durante la due giorni si avvicenderanno le relazioni di esperti provenienti dai maggiori ospedali e università italiani e europei.