Chimica sostenibile con la classe 2^B Una menzione speciale di Federchimica per un progetto sull’educazione ambientale

Dal Trentino alla Sicilia, sono 5.000 i ragazzi di Scuola Secondaria di Primo grado che hanno partecipato all’ultima edizione del Premio Nazionale Federchimica Giovani di cui oggi a Milano si è tenuta la cerimonia conclusiva, al Museo della Scienza e della Tecnologia.
Federchimica, la Federazione nazionale dell’industria chimica, promuove il Premio da oltre 20 anni insieme alle sue Associazioni di settore. Di fronte alla carenza di diplomati tecnici (Confindustria stima che in 5 anni – tra il 2023 e il 2027 – serviranno 500 mila tecnici specializzati), il Premio è diventato anche uno stimolo per appassionare i ragazzi alla chimica e orientarli a una formazione tecnico-scientifica alle superiori.
Per l’anno scolastico 2022-2023 sono stati premiati 23 progetti, tra lavori di classe e di singoli studenti e sono state anche attribuite otto menzioni speciali per elaborati di particolare pregio e valore scientifico, per un totale di oltre 300 ragazzi premiati.
La dotazione dei premi vuole stimolare la didattica innovativa e fornire strumenti utili per appassionare alle scienze: le scuole hanno vinto un buono per l’acquisto di materiale scientifico e i concorrenti individuali un tablet di ultima generazione.
Tra i vincitori tre scuole venete, con una menzione speciale per chimica generale al’Istituto Comprensivo Cavalchini-Moro di Villafranca. La classe 2^B del Cavalchini-Moro ha realizzato un video molto approfondito che racconta l’esperienza della classe sul tema dell’educazione ambientale e alla salute con un buon approfondimento di Agenda 2030 in merito alle sostanze dannose per l’uomo e per l’ambiente. Nel realizzare il progetto, la classe è stata suddivisa in tre gruppi ognuno dei quali si è occupato di approfondire un tema: analisi delle acque, analisi dei terreni, analisi dell’amianto grazie anche a visite e incontri con esperti. Ne è risultato un video documentario ben strutturato e completo accompagnato da una relazione che ben evidenzia lo scopo e l’impegno dei ragazzi.
I dati confermano che, tra il 2015 e il 2021 l’industria chimica ha generato oltre 6.000 nuovi posti di lavoro, figurando tra i settori che più hanno contribuito a creare occupazione nel Paese. A 3 anni dalla laurea lavora il 96% dei chimici e il 97% degli ingegneri chimici, quote significativamente superiori rispetto alla generalità dei corsi di laurea. Anche i diplomati biennali ITS (oggi ITS Academy) trovano un impiego qualificato, nell’83% dei casi, non appena terminato il percorso di studi.