Non c’è tempo per stare a piangersi addosso. Non c’è tempo per riflettere, bisogna andare. “Rialziamo la testa” suona la carica Aglietti, che in una mezzora da panico ha visto i fantasmi di una squadra in crisi. Mezzora di Spezia, con Galabinov spietato cecchino (e una difesa quantomeno da rivedere…) e addio sogni di gloria.
LA DIFESA. Galabinov avrà avuto anche una serata da CR7, ma alzi la mano chi non ha pensato al “vecchio” Cesar, tanto per non far nomi. Un vecchio pirata come lui, forse, farebbe comodo in questo tremendo finale. Anche perchè, giusto dirlo, valeva la pena rinunciare a lui e Frey per due mesi di contratto?
Date voi la risposta, non è così difficile…
CERTEZZE PERDUTE. Ora il Chievo non deve più perdere colpi, anzi, non deve più perdere, punto. Un altro ko col Frosinone di Nesta aprirebbe una crisi difficile da gestire. Per una squadra comunque giovane, dove a Vignato non puoi chiedere di essere già leader e dove Giaccherini va usato con l’attenzione che merita un “vecchio ragazzo” come lui.
PAROLA D’ORDINE. Al di là di chi giocherà (Meggiorini sempre in dubbio), Aglietti aspetta risposte importanti. Perchè una squadra che vuole la A, non può sbagliare due volte. Una è umano, perseverare è diabolico…