“Dipende tutto da noi” sospira Alfredo Aglietti, che non confessa neppure a se stesso di essere vicino al primo traguardo, l’obiettivo minimo che gli era stato chiesto: i play off.
Dipende tutto dal Chievo, che ha il destino nelle proprie mani e un match ball da non fallire. Chi ha giocato anche una sola volta a tennis, capirà: pallonetto morbido, a un passo dalla rete, basta metterci la racchetta, l’avversario non ha scampo.
Oddio, proprio “morbido morbido” il Pescara non sarà, visto che dopo una stagione disgraziata, cerca punti-salvezza. Una sconfitta lo costringerebbe, probabilmente ai play out, un pari potrebbe (forse) bastargli. Insomma, non c’è scampo, mors tua vita mea, come si dice in questi casi.
Il Chievo, comunque, sa come si fa e sa, soprattutto, di aver ritrovato la strada maestra. Aver battuto Cittadella e Benevento, aver convinto anche sul piano del gioco, ha dato certezze nuove ai gialloblù, ora obbligati a non fallire.
“Poi, sarà quel che sarà” si dice, pensando ai play off, autentico terno al lotto. Là conteranno tante cose, entusiasmo, esperienza, coraggio, determinazione, fortuna.
Ma questo Aglietti lo sa bene. Perchè un anno fa, di questi tempi, aveva firmato una delle imprese della sua carriera, la serie A del Verona che sembrava spacciato. Quado è arrivato, senza farglielo pesare, gli hanno chiesto il bis. Prima step, conquistarei play off. Se tutto vacome deve andare, stasera potrebbe festeggiare. Il resto appartiene a una storia ancora tutta da scrivere.