La battaglia del Chievo non si arresta. Campedelli ci crede ancora e la società, questa volta, fa la voce grossa. Esclusa al momento dalla Serie B, vuole ribaltare tutti i verdetti possibili e assicurarsi la partecipazione al prossimo campionato. Così Luca Campedelli ha annunciato battaglia contro FIGC e CONI, ed è questo ciò di cui quest’oggi si è occupata la stampa.
“Il Chievo chiede accesso agli atti”, così il Corriere dello Sport, che aggiunge: “La Serie B resta alle prese col rebus Chievo, aspettando il verdetto del Tar del Lazio annunciato per lunedì prossimo, tutti col fiato sospeso. Un ulteriore slittamento dei tempi, dopo il terremoto delle iscrizioni, con il Cosenza che a sua volta attende di sapere ufficialmente dove dovrà giocare nella imminente prossima stagione agonistica, non avendo tuttavia nessuna intenzione, a questo punto, di rinunciare alla Serie B. Esattamente come il Chievo che non si rassegna all’esclusione e si prepara a un’ulteriore battaglia, con il presidente Campedelli ostinatissimo a non voler chiudere in malo modo la favola Chievo che ha a lungo permesso agli orgogliosi veneti di veleggiare in Serie A”.
“Chievo, ora è guerra contro FIGC e Covisoc” è invece l’apertura di Tuttosport. Che aggiunge: “Gesto eclatante del Chievo – escluso dalla B ma non ancora formalmente sostituito dal Cosenza – che sollecita la Covisoc, la commissione che da l’ok alle iscrizioni, per avere accesso agli atti di tutte le iscrizioni delle società di A, B e C degli ultimi due anni, in modo da dimostrare che le irregolarità che hanno portato all’esclusione del club veronese sarebbero in realtà diffuse, ma in precedenza sono state valutate diversamente. E’ il gesto di una società con le spalle al muro ma che non vuole arrendersi e che va fino in fondo alla guerra. In attesa di poterla fare al Tar: oggi il Chievo dovrebbe ricevere le motivazioni che hanno portato il Collegio di Garanzia del Coni a confermare l’esclusione dalla B. Una volta avute, partirà il ricorso”.
Insomma, il Chievo ci crede ancora e torna una piccola speranza, alimentata dal gesto forte della società. Disposta a tutto pur di difendere fino all’ultimo un posto nel calcio che conta. E anche Campedelli, stavolta, abbandona il basso profilo e passa all’attacco. Un motivo in più per crederci. Fino a lunedì, tutto può ancora accadere.