Cominciamo dalle cose belle. Il Chievo è iscritto alla serie B, con buona pace di chi, negli ultimi giorni, s’era affrettato a segnalare “presunte difficoltà” della società di Luca Campedelli. Sia chiaro, non è il momento migliore della sua gestione, ma da lì a “saltare per aria”, ce ne corre.
Chievo al via, dunque. Ma come? “Adesso pensiamo all’allenatore” dicono in via Galvani. Già, il tecnico è il primo tassello del nuovo capitolo, che il diesse De Giorgis, vecchio lupo di mare, sta cercando di individuare.
Zaffaroni e Pavanel sono i nomi “giovani” che sembrano i più accreditati, ma c’è anche una certa corrente che spinge per una soluzione romantica, anticipata da “La Cronaca” nei giorni scorsi. E cioè, il ritorno di Gigi Delneri, che ha tutti i requisiti per essere l’uomo del rilancio, dopo esserne stato l’inventore della favola.
Il Delneri.3 sarebbe un po’ il remake dello Zeman.4 appena andato in onda a Foggia. Il Maestro boemo è tornato per “riprendere il filo del discorso”, come ha detto alla presentazione. E perchè il Chievo non potrebbe fare altrettanto? Il Maestro friulano verrebbe a piedi. E l’aspetto economico non sarebbe certo un problema. In più, chi meglio di lui conosce l’ambiente? E chi, melio di lui, potrebbe ridare entusiasmo a una tifoseria col morale piuttosto basso? Ecco perchè l’idea piace. E lo stesso Campedelli, che con Delneri ha mantenuto rapporti buonissimi, potrebbe trovare una faccia amica, una faccia “da Chievo”, quello che cerca per uscire dal tunnel e rivedere la luce.