È l’ora della verità. Dentro o fuori. Con un solo risultato obbligatorio per il Chievo: vincere. Per farlo avrà a disposizione 120 minuti, gestendo forze ed energie nell’arco di una partita che si prospetta insidiosa. In momenti cruciali come questi c’è bisogno più che mai di stringersi intorno alla squadra, e così ieri mattina una delegazione di tifosi del North Side si è presentata a Veronello per incitare i giocatori ed esporre uno striscione recante l’estratto di uno dei cori che da troppo tempo non si sentono al Bentegodi: “Non importa il risultato, forza, lotta per la Nord”.
LA CONFERENZA
Aglietti ha ringraziato così i tifosi: “Queste manifestazioni d’affetto ci fanno piacere, lo sappiamo che i nostri tifosi ci sono vicini, anche se purtroppo fisicamente lontani. Contenti dello striscione che ci hanno dedicato, è uno stimolo ancora in più. Venendo alla sfida con il Venezia, loro possono sia attaccare che aspettarci, come dieci giorni fa quando ci hanno colpito due volte in contropiede. Dobbiamo essere bravi quando fanno l’una o l’altra cosa, gestire bene i momenti della partita. Le assenze domani conteranno relativamente, è una partita da dentro o fuori, dovremo dare tutto quello che abbiamo”.
L’AVVERSARIO
Squadra più ostica il Chievo non poteva trovare. Nel corso della stagione i gialloblu non hanno mai subito il gioco delle formazioni avversarie, eccezion fatta proprio per Venezia e Lecce (la possibile sfidante in semifinale). In 11 precedenti in laguna allo stadio Penzo solo 2 successi esterni, con il ricordo ancora fresco del netto 3 a 1 subito a inizio maggio. Per la partita Zanetti dovrà fare a meno di Lezzerini, Cremonesi, Ala-Myllymaki, Karlsson e Modolo, ma potrà sempre fare affidamento a bomber Forte, 14 reti per lui in stagione, assistito da Di Mariano, entrambi a segno nell’ultimo incrocio.
LA FORMAZIONE
Aglietti costretto a fare a meno di cinque potenziali titolari tra Gigliotti, De Luca, Ciciretti, Renzetti e Viviani. Il terzino è uscito per infortunio dopo appena otto minuti lunedì scorso, il centrocampista ex Brescia sconterà invece il turno di squalifica. Scelte quindi quasi obbligate: dietro Mogos e Cotali con al centro Rigione e Leverbe in pole su Vaisanen, a centrocampo chiamati agli straordinari Obi e Palmiero. Sugli esterni il tecnico gialloblu dovrebbe scegliere Garritano e Di Gaudio, ma attenzione alla possibilità di vedere Bertagnoli avanzato. In attacco Canotto è certo del posto sostenuto da uno tra Margiotta e Fabbro. I veterani Giaccherini e Djordjevic pronti a subentrare, più all’occorrenza il jolly Vignato.
Jacopo Segalotto