Chievo al bivio: dove si va? Tocca a Marcolini trovare certezze che mancano Attacco, centrocampo. e poi c’è il “rebus Vignato”

Non è crisi, ma un campanello d’allarme, questo sì. Non il primo, questo è sicuro. Ma il Chievo “in altalena” di questa fase della stagione, è alla ricerca di qualcosa che ancora non ha trovato. Continuità. Personalità. Certezze. Il Chievo che dà via libera al Venezia e finisce fuori dalla zona play off, qualche riflessione la deve fare. In fretta. Senza drammi, sia chiaro. In fondo, come sempre, è questione di punti di vista. Chi vede il bicchiere mezzo pieno dice che i play off sono a un punto. Chi lo vede mezzo vuoto osserva che la zona play out è a soli 3 punti. Chi ha ragione?

I DUBBI. Ci sono, disseminati qua e là, normali per ogni squadra, magari un po’ meno quando succede a febbraio. Mercato chiuso, chi c’è c’è, altre soluzioni non sono possibili. Il Chievo ha un attacco che non segna molto, tanto per dire. Non ha un bomber vero, uno di quelli che fa gol “sporchi”, uno da area di rigore. Meggiorini è l’unica certezza, ma Djordjevic latita, Ceter è da verificare, Pucciarelli se n’è andato. Dal mercato non è arrivato niente, purtroppo. E se non segni, la strada diventa per forza in salita. Lo stesso centrocampo, dove pure c’è gente di qualità, non ha ancora un disegno preciso. Obi, Esposito, Segre, Giaccherini, Garritano: Marcolini sembra ancora alla ricerca della soluzione al rebus. Un passo avanti e due indietro, un giorno si e l’altro no. Non funziona, così doventa dura inseguire la serie A. E la serie A, ricordiamolo, per il Chievo è…oro.

E VIGNATO? Già, non è un’incognita, questo è sicuro. Talento certo, già ceduto al Bologna, ha davanti a sé un grande futuro. Ma in questo Chievo, ha offerto per ora sprazzi di gran calcio, ma anche pause. E soprattutto, non ha ancora preso per mano la squadra. Questione di età, di maturazione, di tempi che un ragazzo come lui richiede. Ma il Chievo ne ha bisogno subito. Adesso. Altrimenti, tanto vale puntare su Giaccherini trequartista. Anche questo, a ben guardare, può diventare un equivoco.

PALLA A MARCOLINI. Eh sì, tocca a lui, sciogliere questi nodi. Trovare risposte. C’è tutto il tempo per farlo e per rientrare nel giro play off, se non a lottare amche (perché no?) per la promozione diretta. Il Pordenone, secondo in classifica (ma ora in frenata), in fondo è a 35 punti. Cinque più del Chievo. Tutto è ancora possibile, ma servono risposte. Certezze. Il Chievo visto col Venezia è un cantiere aperto. Fuori la scritta “Lavori in corso”. Quando finiranno?

Raffaele Tomelleri