“Già lo scorso anno ho avuto modo di accedere alla struttura e di parlare con la Direttrice. Ora, a seguito dei fatti occorsi presso il carcere di Montorio, appare ancor più necessario verificare lo stato dei luoghi, a partire dal numero dei detenuti. Per questo motivo ho richiesto la possibilità di effettuare una nuova visita il prossimo 21 febbraio, per un confronto ed una verifica”.
Ad annunciarlo la consigliera regionale veronese del Pd Veneto, Anna Maria Bigon.
“Occorre rilevare e valutare la situazione sanitaria, a partire da ciò che riguarda la salute mentale. Il carcere non è un ospedale, ma di certo le problematiche delle persone carcerate sono evidenti: basti pensare alle dipendenze, ai disturbi della personalità o, semplicemente, alla mancata accettazione della detenzione. Fattori che in alcuni casi possono portare a gesti estremi”.
Secondo Bigon “la formazione del personale è fondamentale, anche per quanto riguarda la distribuzione e l’assunzione effettiva di medicinali. Psichiatri, psicologi e medici sono figure indispensabili così come lo sono i servizi, educativi e ricreativi. Altro aspetto di rilievo sono i lavori che i detenuti possono eseguire, con l’obiettivo di un loro reinserimento sociale e professionale una volta scontata la pena. Nella visita dello scorso anno, era già emersa la necessità di integrare e supportare i servizi di salute mentale”.