La Procura di Verona ha aperto un’indagine senza indagati né ipotesi di reato, dopo la rivelazione di un detenuto del carcere di Montorio a cui l’ex campione di surf, Chico Forti (rientrato in Italia e trasferito nel carcere di Montorio), avrebbe chiesto di contattare qualche ‘ndranghetista per mettere a tacere Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli e una terza persona.
Chico Forti: “Mettere a tacere Lucarelli e Travaglio”
Secondo quanto riportano Il Fatto Quotidiano e il Corriere della Sera, Chico Forti avrebbe promesso un aiuto futuro non appena riottenuta la libertà, ma solo se avessero messo a tacere Selvaggia Lucarelli e Marco Travaglio.
In Procura ci si limita a confermare l’indagine: “abbiamo già avvertito – dice il capo della Procura Raffaele Tito – le istituzioni e sentito tutti i possibili protagonisti. Per noi naturalmente non è una fesseria ma non aggiungo altro”.
La Procura ha già sentito tre testimoni, fra i quali anche un secondo detenuto che ha assistito all’incontro di Forti con colui che avrebbe dovuto prendere contatto con la ‘ndrangheta. Al momento il fascicolo è contro ignoti perché non è stato ancora individuato il reato.
Le ipotesi
Della vicenda sono stati informati il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, la Prefettura di Verona, il Tribunale di sorveglianza e la Dda di Torino.
Una delle ipotesi che si avanza sul possibile accanimento contro Travaglio e Lucarelli è il titolo con il quale il giornale dello stesso Travaglio il 19 maggio aveva aperto la notizia sull’ex velista poi imprenditore in Florida scrivendo in apertura “Benvenuto assassino”.