Sono tantissimi, acclamati dalla critica e attesi dal pubblico, perché film meravigliosi, commoventi come “Il Miglio verde”, “Il bambino con il pigiama a righe”, fino ai recenti “Io Capitano” il film italiano, che tratta dell’emigrazione africana verso l’Europa, arrivato nella cinquina finale della serata degli Oscar come miglior film internazionale, al multipremiato “Oppenheimer” basato sulla biografia di Robert Oppenheimer, padre della bomba atomica.
Diversi studi hanno evidenziato che la visione di film drammatici non solo favorisce l’empatia nello spettatore, ma lo rende anche più tollerante di fronte al dolore e spesso può anche generare una sensazione di maggior soddisfazione per la propria esistenza.
Il racconto di storie struggenti ci permette di farci trasportare e coinvolgerci nelle esperienze vissute dai protagonisti, ci immedesimiamo nelle loro storie e ci emozioniamo profondamente.
La magia del Cinema agisce come una sorta di catalizzatore per i nostri impulsi, rappresentati sullo schermo da altri da noi. Alcuni ricercatori della Oxford University hanno reclutato dei soggetti, per poi suddividerli in due gruppi a cui far vedere scene di film drammatici o documentari.
I risultati furono che le persone che videro i film catalogati come tristi mostrarono un importante cambiamento nel loro stato d’animo, in particolare la loro tolleranza al dolore aumentò del 13,1%, mentre in coloro che videro i documentari diminuì del 4,6%.
Ciò significa che coloro che videro i film tristi erano in grado di sopportare un dolore del 18% più intenso rispetto all’altro gruppo. Gli studiosi sono giunti alla conclusione che i film tristi causino un aumento della produzione di endorfine nel cervello, le quali ci aiutano a sopportare meglio il dolore.
Le storie drammatiche attivano gli stessi meccanismi neurobiologici che sottostanno ai legami sociali e aumentano la soglia di resistenza al dolore fisico.
In effetti, è interessante il fatto che il nostro cervello non fa particolare distinzione tra un dolore fisico e un dolore emotivo, in quanto le aree responsabili dell’elaborazione del dolore fisico sono le stesse che elaborano anche quello psicologico.
Inoltre, le endorfine ci fanno anche sentire meglio, ci aiutano ad alleviare lo stress e promuovono uno stato di tranquillità e felicità.
Infatti, un altro studio condotto da studiosi della Ohio State University, confermò che dopo l’impatto iniziale causato dai film tristi, la maggior parte delle persone si sentono molto più soddisfatte della loro vita.
Al di là degli effetti biochimici, il fatto è che spesso questo genere di visioni provocano dei terremoti emotivi che ci fanno dare più valore alla nostra vita e ci fanno sentire più fortunati e grati.
*Sara Rosa, psicologa e psicoterapeuta