CHI SPOSTA I RIFIUTI ACCOMULATI IN MODO ILLECITO? A San Massimo

Pochi mesi fa, a seguito della scoperta di un traffico illecito di rifiuti nel Nord Italia venne individuata una vasta rete operativa che gestiva abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti speciali, costituiti prevalentemente da rifiuti indifferenziati urbani. Le società coinvolte, tramite intermediari complici che agivano sul territorio, provvedevano al reperimento dei rifiuti da parte di varie aziende conferenti che non venivano smaltiti presso i siti autorizzati, bensì accumulati ed abbandonati all’interno di vasti capannoni affittati da società terze intestate a prestanome. Le indagini consentirono di scoprire che uno di questi siti di stoccaggio era un capannone in via Lugagnano a San Massimo. “Quel capannone”, dice Vincenzo D’Arienzo senatore PD, “È ancora lì, pieno di rifiuti. Da mesi, infatti, nulla si muove, se non le indagini. Infatti, la Procura di Milano ha chiesto il giudizio immediato per le persone coinvolte nell’illecito traffico. Già in passato – aggiunge – è stata segnalata la diffusione di un odore nauseabondo dovuto al deperimento organico dei rifiuti. Con l’arrivo del caldo, la storia si ripeterà, se nessuno li sposta”. La cosa fa notare D’Arienzo stando alla risposta data in terza circoscrizione al consigliere PD Sergio Carollo “Sembra sia nota, ma nessuno ha mosso un dito”. Per D’Arienzo si dovrebbe fare avanti l’Amia.