Chi offre di più? Un pezzo di città in vendita a Londra per 20 milioni La casa d’aste Christie’s, la più famosa al mondo, batte la maestosa “Veduta di Verona con il Ponte delle Navi” e la cifra di partenza è clamorosa. La notizia fa il giro dei media nazionali ed esteri, mentre da noi passa sottotraccia, eppure c’è un mondo fuori Verona. Da Christie’s sono passati Manet, Degas, Van Gogh, Raffaello...

La cifra è clamorosa. La notizia ha fatto il giro dei quotidiani na­zionali ed esteri, ma non ha scaldato le redazioni delle nostra cit­tà. Transeat. L’8 luglio, da Christie’s, a Londra, verrà mes­sa all’asta la maestosa “Veduta di Verona con il Ponte delle Na­vi” di Bernardo Bellotto (1721-1780). Il dipinto sarà messo in vendita du­rante l’asta online “Old Ma­sters” con la stima record di 12-18 milioni di sterline, ossia tra i 15 e i 20 milioni di euro. Christie’s è la più celebre ca­sa d’asta al mondo. Tra i ca­polavori battuti, la collezione del Duca di Buckingham, quella del Duca di Hamilton e di Devonshire, l’As­senzio di Degas, l’Adorazione dei Magi di Mantegna, La Rue Mon­sieur aux Paveurs di Ma­net (la pittura impressionista più costosa mai battuta in un’a­sta), e ancora il Ritratto di Adeline Ra­voux di Van Gogh.

L’ORIGINE DELL’OPERA

Ma torniamo alla Veduta di Ve­rona con il Ponte delle Navi. La veduta ve­ronese ven­­ne dipinta dal pittore veneziano intorno al 1745-47, al­­l’età di venticinque anni. L’o­pera è considerata un capolavoro degli inizi della carriera del pittore, insieme al dipinto “Verona dal Ponte Nuovo che guarda al monte con Castel San Pietro”, custodito al Ca­stello Powis, Na­tional. Il dipinto ha una provenienza bri­tannica aristocratica risalente al 1771, ed è apparso per l’ultima volta all’asta da Christie’s nel 1971, quando fu acquistato dall’attuale proprietario. E’ stato prestato a lungo termine alla National Gallery of Scotland di Edimburgo dal 1973. Nipote di Canaletto, celebrato come uno dei più grandi pittori di vedute topografiche, Bel­lot­to è stato de­erminante nello sviluppo del genere in tutta Europa nel XVIII secolo. Il dipinto che verrà messo all’asta è una testimonianza della sua straordinaria arte. Da evidenziare, in particolare, la resa accurata dei dettagli topografici, così come la ca­pacità di catturare la luce atmosferica di una scena e l’abilità nel raffigurare i dettagli narrativi. Verona gira il mondo e non lo fa solo per l’Arena e il Vinitaly. C’è un mondo fuori Verona. E però, per parlarne, bisognerebbe conoscerlo e interessarsi.