Alla domanda se sia possibile contrarre il virus SARS- Covid-19 dopo essere guariti una volta non esiste ancora una risposta univoca. A fare delle ipotesi sulla questione sono stati diversi esperti interpellati dalla rivista New Scientist, in seguito alla diffusione di notizie riguardanti casi di pazienti in Giappone e in Cina risultati nuovamente positivi dopo essere stati dichiarati guariti dal coronavirus.
Questa eventualità ha sollevato il dubbio che si possa effettivamente sviluppare l’immunità e che in assenza di un vaccino efficace, potrebbero verificarsi cicli di infezione reiterati. “Esistono prove aneddotiche di reinfezioni, ma in realtà la scienza non ha ancora una risposta”, afferma Ira Longini all’Università della Florida, ipotizzando che i test effettuati avrebbero potuto essere falsi positivi, o comunque non completamente affidabili. “Sarebbe una situazione comune ad altri test che riguardano virus respiratori”, aggiunge Jeffrey Shaman della Columbia University di New York.
“I primi esperimenti su piccoli animali sembrano essere piuttosto rassicuranti. Un team dell’Accademia cinese delle scienze mediche di Pechino ha studiato gli effetti del virus su quattro esemplari di macachi mulatti, o macachi rhesus, che sono stati guariti dopo due settimane dall’inoculazione del virus”, prosegue il ricercatore. “Esistono diverse tipologie di SARS, che possono infettare l’organismo più di una volta, ma non sappiamo ancora se ciò sia vero per il Covid-19”, spiega ancora l’esperto, specificando che quando gli scienziati cinesi hanno tentato di inoculare il virus una seconda volta, i macachi avevano sviluppato l’immunità.