Chi arbitra risparmia tempo e denaro. Da gennaio di quest’anno la Camera Arbitrale della Camera di Commercio ha revisionato le tariffe ed introdotto una nuova procedura di arbitrato semplificato. Sotto i 100mila euro di valore, risolvere le controversie costa mediamente il 30% in meno e l’arbitro decide al massimo in 90 giorni.
Se n’è parlato nel webinar organizzato ieri dalla Camera Arbitrale della Camera di Commercio di Verona. Le caratteristiche del nuovo Regolamento sono state spiegate dai componenti “tecnici” del Consiglio Arbitrale, il Notaio Mattina Marino, l’avv. Giuseppe Perini e il dott. Luca Santi, che hanno collaborato con la Camera di Commercio alla revisione del Regolamento.
“L’arbitrato si caratterizza – ha spiegato Nicola Baldo, componente di Giunta della Camera di Commercio di Verona e consigliere della Camera Arbitrale dell’ente – rispetto al giudizio in Tribunale, per maggiore riservatezza, tempi più contenuti, maggiore specializzazione degli arbitri rispetto al giudice, che può trovarsi a giudicare controversie molto diverse tra loro, maggiore stabilità della decisione (il lodo è impugnabile solo per gravi vizi della procedura).
E’ uno strumento che sta diventando sempre più utile soprattutto con l’ulteriore rallentamento dei tempi dei Tribunali registrato con la pandemia. In più, sono previste anche agevolazioni fiscali e che ci auguriamo siano rafforzate con la riforma della giustizia, per contribuire ad abbattere i costi a carico delle imprese”.
Il nuovo regolamento della Camera Arbitrale riduce i costi per le imprese: prevede un nuovo arbitrato semplificato, per controversie di valore contenuto, e, comunque, un ricorso all’arbitro unico per tutte le controversie al di sotto dei 250mila euro di valore. Per quelle di valore superiore si ricorre ancora al collegio arbitrale. Inoltre nell’arbitrato semplificato il termine massimo per l’emissione del lodo, cioè della decisione della controversia, è di 90 giorni contro i 240 dell’arbitrato ordinario.