“Ci stiamo preparando ai colloqui con la controparte russa, il ministro Lavrov. Si terranno domani”, ha detto Kuleba, ministro degli esteri ucraino in un video postato sul suo account Facebook, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. “Parlando francamente, io ho aspettative basse dai colloqui. Non vi ripongo nessuna grande aspettativa”, ha aggiunto.
“La Russia – ha detto ancora il ministro degli Esteri ucraino – continua a tenere in ostaggio oltre 400.000 persone a Mariupol, blocca gli aiuti umanitari e l’evacuazione. Continuano i bombardamenti indiscriminati. Quasi 3.000 neonati mancano di medicine e cibo. Invito il mondo ad agire! Costringa la Russia a fermare la sua barbara guerra contro civili e bambini!”
L’INCUBO NUCLEARE. La centrale di Chernobyl è “completamente ferma” a causa dell’offensiva russa. L’accusa arriva da Kiev, secondo i media internazionali, dopo che ieri l’Aiea aveva fatto sapere di aver “perso il contatto remoto di trasmissione dati con i sistemi di salvaguardia di Chernobyl”. Le forze russe, secondo gli operatori della centrale, hanno scollegato l’impianto nucleare dalla rete.
L’operatore nucleare ucraino afferma che Chernobyl è senza energia, impedendo potenzialmente il raffreddamento del combustibile nucleare esaurito, il che potrebbe portare al rilascio di sostanze radioattive. Lo riferisce in un comunicato Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari sul territorio ucraino.
UNA SETTIMANA. Kiev può resistere soltanto “una settimana” se le forze di Mosca la circonderanno. Lo ha detto il sindaco della capitale ucraina, Vitalii Klitschko in un’intervista alla Cnn, sottolineando che le risorse della città possono bastare soltanto per sette giorni. “Abbiamo bisogno dei jet ora, aiutateci”, è stato l’appello del primo cittadino che si riferiva all’eventualità che la Polonia invii dei Mig all’Ucraina. “Kiev è un obiettivo di Mosca”, ha aggiunto.
I NEGOZIATI. Secondo la Russia sono stati fatti “alcuni progressi” nei negoziati con l’Ucraina. Lo rilevano fonti diplomatiche russe. La Russia non sta cercando di “rovesciare il governo” ucraino, sostengono fonti diplomatiche russe.
La Russia vuole tenere colloqui con l’Ucraina “il prima possibile, dipende dalla volontà di Kiev”. Lo afferma il portavoce del Cremlino Peskov citato dalla Tass aggiungendo però che le Repubbliche di Donetsk e Lugansk sono “Stati sovrani e indipendenti” e che Kiev dovrebbe riconoscerli come tali. L’offerta dei jet polacchi all’Ucraina crea “uno scenario potenzialmente pericoloso”, afferma il Cremlino. Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, aveva lanciato intanto un appello ai Paesi occidentali perché “decidano al più presto” sull’invio a Kiev dei Mig-29 offerti dal governo polacco.