Sarà un Veneto arancione o rosso? Impossibile che rimanga giallo. Nelle prossime ore verrà presa una decisione, almeno ce lo auguriamo. Abbiamo il diritto di sapere per tempo. Intanto la cronaca riporta questo. In mattinata l’Ansa ha diffuso il seguente comunicato. “‘Servono misure da zona rossa per tutte le feste di Natale, almeno fino alla Befana’”. E’ quanto avrebbe chiesto, secondo quanto si apprende, il presidente del Veneto Luca Zaia nel corso della riunione tra governo e Regioni; una posizione condivisa dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia e da quello della Salute Roberto Speranza e dai rappresentanti di Lazio, Friuli Venezia Giulia, Molise e Marche. “‘Nel periodo delle festività servono restrizioni massime, se non le fa il governo le facciamo noi’ detto Zaia (così ha riportato l’Ansa). Il governatore avrebbe aggiunto: “Se non chiudiamo tutto adesso ci ritroveremo a gennaio a ripartire con un plateau troppo alto”. Alle 12.30, duranta la consueta conferenza stampa, incalzato dai cronisti Zaia ha smentito di aver chiesto la zona rossa e ha sottolineato: “L’Ansa non era nemmeno presente alla video-conferenza. Durante la rinunione non siamo entrati così nello specifico”.
IL CHIARIMENTO
Poi però ha aggiunto: “O le restrizioni le decide il governo oppure le faccio io”. “Questa mattina”, ha spiegato, “abbiamo avuto la riunione con il governo e io ho detto che abbiamo necessità di adottare delle misure, come Veneto, e di capire se questo si farà a livello nazionale o meno”. Questo il quadro epidemiologico-sanitario. “Il Veneto ha ancora una disponibilità di oltre 4 mila posti letto nei propri ospedali. La regione ha una disponibilità totale di 13.820 posti letto attivabili, dei quali 9.787 sono già occupati, 7.060 da pazienti ordinari, e il resto da malati con Covid. Il saldo e’ di 4.033 posti disponibili”.
NUMERI E VACCINO
Zaia ha riferito che nell’ultima settimana sono state ricoverati 276 pazienti ordinari e 174 con Covid. Capitolo vaccini. “Entro due settimane, e uso il condizionale”, ha tenuto a precisare il governatore, “dovremmo riuscire a vaccinare i 194 mila cittadini previsti in questa prima tornata”.
SOSTEGNO ECONOMICO
Zaia è poi tornato sul tema dei ristori: “Ogni azione deve essere supportata da indennizzi economici. Per questo io non ho voluto anticipare le decisioni del governo con una misure regionale, perché le restrizioni nazionali prevedono i ristori. Il governo ci ha rassicurato”. Staremo a vedere. Cun quattrino da aprile.