Seguendo il cattivo esempio di Italiana Costruzioni sull’Arsenale, anche la proprietà, o meglio, i legali della proprietà della Cercola, scrivono ai singoli consiglieri comunali per tentare di farli “ragionare” sulle conseguenze delle loro azioni. “La letterina”, spiega Michele Bertucco dopo averla ricevuta, “termina con l’esplicito avvertimento di “astenersi dall’assumere ogni altra determinazione lesiva degli interessi della proprietà mia assistita”, quantificati in circa 15 milioni di euro da presunta perizia di commercialista, e che “in difetto mi vedrò costretto ad assumere tutte le iniziativa idonee, in ogni sede competente, alla tutela di tali interessi”. Per quanto mi riguarda – ribadisce Bertucco- voglio rassicurare lo Studio Domenichelli che il mio voto sulla Variante 23 sarà contrario perché ero e resto dell’idea che un terzo centro commerciale a ridosso dei due già esistenti sia una vera e propria follia. Convengo con la proprietà della Cercola che l’incapacità dell’attuale amministrazione come della precedente di dotare il filobus di competenze e professionalità all’altezza di un’opera così importante sia evidente e sotto agli occhi di tutti. Tuttavia credo anche che la realizzazione dell’opera non dipenda necessariamente dal parcheggio di 200 posti che la ditta si è impegnata a costituire come opera compensativa. La città insomma non aspetta il loro fazzoletto. Ritengo infine inopportuno che l’autonomia dei consiglieri comunali venga invasa da simili metodi di convincimento”.