CGIL FP, CISL FP E CSA RAL hanno proclamato lo stato di agitazione del personale del Centro Servizi alla Persona Morelli Bugna di Villafranca. Il 27 ci sarà l’incontro in Prefettura per il tentativo di conciliazione.
Motivo del contendere è la modalità unilaterale con cui Morelli Bugna intende di fatto disapplicare il Contratto Nazionale delle Funzioni Locali. Il CCNL prevede, infatti, 15 minuti di ‘tempo divisa’, necessario perché il lavoratore possa indossare e svestire la divisa da lavoro obbligatoria ad inizio e a fine turno. Si tratta di ‘tempo di lavoro’ che quindi deve situarsi all’interno del turno ordinario. Questa disposizione contrattuale impatta sulla organizzazione del lavoro della Casa di Riposo.
Per aggirare questa importante disciplina, che riconosce ad infermieri, fisioterapisti e operatori socio-sanitari, il tempo di vestizione, svestizione e scambio delle consegne, la Morelli Bugna vorrebbe introdurre un complicato sistema di ‘pause’ durante il turno, che, di fatto, sono irrealizzabili, in modo da non modificare l’attuale organizzazione del lavoro e di non concedere ai lavoratori interessati quanto previsto dal CCNL.
Come se non bastasse, il tutto è stato fatto in via ‘unilaterale’, senza sentire le Organizzazioni Sindacali e la RSU su questa importante materia.
Questo modo di fare è molto grave, perché significa non tener conto di una importante conquista sindacale frutto di numerosi contenziosi. I lavoratori delle RSA sono stati molto provati dalla appena passata pandemia. È altrettanto grave che la Morelli Bugna non intenda rispettare il Contratto Nazionale defraudando i lavoratori dei loro diritti contrattuali.
Per questo, CGIL FP, CISL FP e CSA RAL hanno proclamato lo stato di agitazione del personale e metteranno in atto tutte le azioni e le iniziative utili per sensibilizzare l’opinione pubblica.