Centro nuoto, il degrado continua Qui si allenano atleti della nazionale ed è la casa della Fin: ma Verona rischia di perderlo

Il Centro nuoto federale Castagnetti in via Galliano dovrebbe essere fiore all’occhiello per lo sport veronese, invece è minacciato dal degrado come emerso da alcuni frequentatori. E il consigliere comunale e regionale di Forza Italia Alberto Bozza,
già assessore allo Sport nel 2015-17 “Qui dove si allenano atleti azzurrri l’acqua è fredda, il riscaldamento basso e in fondo alla piscina ci sono chiazze verdi e fanghiglia”. Bozza definisce “poco tempestiva l’azione del sindaco Tommasi, che ha delega allo Sport, settore da cui proviene e che dovrebbe essere il suo mondo, al quale invece è poco attento. Pensiamo al fatto che i filtri sono stati riparati solo due mesi fa e ancora si deve fare la gara d’appalto per sostituirli, ma chi frequenta la piscina le segnalazioni dei problemi le ha fatte a primavera e il sindaco non ha mai risposto”.
“La situazione in cui versa il centro Castagnetti è degradante, quella è la casa della Federazione nuoto, lì si allenano sette atleti della nazionale e altri sessanta agonisti di alto livello della Fin, e fino all’anno scorso ci nuotava Federica Pellegrini. Nei giorni scorsi un atleta azzurro molto importante ha dovuto saltare un allenamento, sarebbe un peccato perderlo per Verona, così come sarebbe un peccato perdere la Federazione nuoto, ma questo è il rischio, a causa dei gravi deficit nella manutenzione straordinaria, di cui è responsabile il Comune e quindi politicamente il Sindaco. È indecente il degrado che si è creato”.
E il presidente della Fondazione Bentegodi, Giorgio Pasetto punta il dito sulle passate amministrazioni: “Le condizioni della piscina di Via Galliano non sono accettabili. Verona ha una tradizione di nuoto ai massimi livelli che non può essere umiliata da una situazione strutturale simile. Il rapporto tra Federazione e l’attuale amministrazione comunale è di reciproca e sincera collaborazione, ma sconta – e questo va detto molto chiaramente – l’inerzia di chi ha amministrato la città precedentemente. Certi danni strutturali non si creano in un anno!”
Il fatto è che adesso è scoppiata l’emergenza: “Ora bisogna agire, ma stroncando sul nascere ogni prevedibile strumentalizzazione politica: le responsabilità sono chiare!
Per il presente e il futuro, serve una svolta, da Presidente della Fondazione Bentegodi, propongo un confronto pubblico sulla gestione e la riqualificazione di tutto il patrimonio sportivo della città”.
“Un piano pluriennale, elaborato pubblicamente con associazioni, federazioni e partner privati, che dia a Verona le strutture che merita. Lo sport, inteso come attività collettiva, deve essere in testa alle priorità.”
LIDO ESTERNO. E questo pomeriggio in commissione consiliare è stato fatto il punto sull’impianto esterno, da tempo in degrado con le vasche e gli edifici abbandonati del Lido di via Galliano, uno dei luoghi ritenuti più pericolosi dalla Questura per la situazione di abbandono in cui versa.
Dopo un sopralluogo di vari assessori tra cui Ferrari, Bertucco, Zivelonghi è emerso come non siano stati presentati progetti per il recupero degli impianti. Per cui la soluzione più razionale a questo punto sarebbe l’abbattimento con un progetto di riqualificazione che avrà tempi lunghi.