I finanzieri del Comando Provinciale di Verona, nell’ambito delle ordinarie attività di polizia economico-finanziaria, hanno eseguito nei giorni scorsi un controllo in materia di lavoro e sulla corretta osservanza delle misure emanate per fronteggiare l’emergenza epidemiologica nei confronti di un centro estetico con sede nel capoluogo.
In particolare i finanzieri del Gruppo di Verona avevano osservato che l’esercizio, gestito da un cittadino straniero, era quotidianamente frequentato da un cospicuo numero di clienti, evidentemente attratti anche dai prezzi particolarmente vantaggiosi rispetto alla concorrenza.
L’intervento ispettivo ha consentito alle Fiamme Gialle scaligere di scoprire le ragioni di un tariffario così competitivo: ben cinque degli otto lavoratori di fatto impiegati nel centro estetico erano completamente “in nero”, quindi privi di contratto e in totale assenza di garanzie previdenziali e assistenziali.
È scattata pertanto l’immediata segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Verona per l’applicazione della misura di sospensione dell’attività oltre alla “maxi-sanzione” nei confronti del datore di lavoro per un ammontare complessivo di circa 54 mila euro.
I “Baschi Verdi” di Verona, qualche giorno prima, avevano sorpreso a lavoro un barbiere, anch’egli di origini extracomunitarie, nonostante lo stesso fosse soggetto in quel periodo all’obbligo di isolamento in virtù delle norme “anti-COVID”. Lo stesso è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per aver messo in concreto pericolo la salute dei cittadini in violazione di una espressa disposizione normativa. I finanzieri hanno inoltre applicato la sanzione amministrativa che prevede la chiusura temporanea (per cinque giorni) dell’esercizio commerciale.