“Capisco che l’assessore Segala non abbia granché da offrire in risposta alle sollecitazioni degli studenti dei Friday for Future, ma tentare di vendersi per intervento ecologico le piantumazioni previste lungo viale Piave è fuorviante per non dire totalmente scorretto”. E’ quello che sostiene Michele Bertucco consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune. “I 320 alberi previsti -dice- sono infatti la compensazione per la mancanza di standard urbanistici all’ex Safem. In cambio degli alberi si avrà infatti un altro grande attrattore di traffico di cui la città non sentiva alcun bisogno (l’intervento prevede 8.500 metri quadrati di superficie alberghiera a due passi dall’ex manifattura tabacchi dove sono previsti altri due grandi alberghi, più 6 mila di non meglio definito terziario) e circa 14 mila parcheggi, che assieme ai parcheggi previsti all avicina ex manifattura tabacchi consentiranno di portare circa 65 mila automobili alle porte storiche della città. Scorretto -aggiunge-è anche continuare a propagandare il cosiddetto Central Park come la soluzione di tutti i mali. Primo perché, come ha chiarito il protocollo d’intesa sottoscritto a luglio dal Comune con le Ferrovie, la superficie da destinare a verde sarà la metà di quella totale. Secondo, perché il tanto sbandierato Central Park è pensato per essere refugium peccatorum di tutte le lottizzazioni prive di standard urbanistici che verranno fatte in giro per la città. All’articolo 4 comma 4 del protocollo viene infatti chiarito che Comune e Ferrovie individuano l’area dello scalo come “luogo fisico di atterraggio degli interventi di valorizzazione di iniziativa privata che necessitino, nell’ambito del Comune di Verona, del reperimento degli standard urbanistici a verde”. In breve, si cementifica in giro per la città per rinverdire qui, con un bilancio ecologico che resterà chiaramente in negativo”.