“Le parole “ritiro dei libri dalle biblioteche”, dalle scuole e persino dai nidi d’infanzia non sono mai accettabili per nessuna ragione”. È il testo della lettera inviata dal presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE), Ricardo Franco Levi, alla neo presidente dell’Associazione Italiana Biblioteche, Rosa Maiello. L’occasione è la notizia che nel programma del neoeletto sindaco di Verona risulta l’impegno per il “ritiro dalle biblioteche e dalle scuole comunali o convenzionate (nidi compresi) dei libri e delle pubblicazioni che promuovono l’equiparazione della famiglia naturale alle unioni di persone dello stesso sesso”. “Qualunque sia l’opinione, la visione o l’informazione contenuta in quei libri, la mia e la nostra valutazione non cambierebbe. Sento l’urgenza di portare la solidarietà e la vicinanza degli editori italiani e mia personale a tutti i bibliotecari del nostro paese”, ha proseguito il presidente AIE. “Mi auguro che il sindaco di Verona riveda il suo programma. Invece del ritiro dei libri, potrà impegnarsi a fornire le risorse per arricchire le collezioni delle biblioteche, comprese quelle scolastiche. E per la scelta dei libri si fiderà della professionalità, sensibilità pluralista, competenza e passione dei bibliotecari e degli insegnanti veronesi”, ha detto il presidente AIE. “A chi reagisce di fronte a libri che giudica sbagliati pensando di ritirarli, nasconderli o bruciarli – ha concluso Levi – sarà nostra responsabilità spiegare come sia più utile, e anche più gratificante, leggerli, e anche scriverli, pubblicarli, distribuirli, venderli, sceglierli, prestarli, conservarli”.